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Roma, 28 luglio 2011. - Il Segretario del Pd Pier Luigi Bersani in conferenza stampa oggi alla Camera , ha difeso l’operato del Pd contro gli attacchi pervenuti da Libero e il Giornale che, con riguardo alla vicenda Tedesco prima e Penati poi, a suo dire avrebbero azionato la c.d. “macchina del fango”. In entrambi i casi ha proseguito Bersani, al di là degli errori che pure possono esserci stati, il Pd è stato fermo nelle sue posizioni, autorizzando l’arresto per il primo ed ottenendo le dimissioni del secondo, per sostenere così che “questa cosa non può passare in cavalleria. Siamo stati coerenti. Lo si riconosca”.[MORE]
Bersani ha rilanciato quindi la questione spiegando d’essere pronto a procedere anche per vie legali a tutela del Partito Democratico, “se sperano di intimorirci si sbagliano di grosso. Abbiamo capito cosa sta accadendo. Il Pd è totalmente estraneo a tutte le vicende di cui si parla; le critiche le accettiamo, ma aggressioni, calunnie e fango no. Da oggi cominciano a partire delle querele e delle richieste di risarcimento danni. Sto facendo studiare la possibilità di fare queste richieste di risarcimento come ‘class action’ da parte di tutti gli iscritti al Pd, perché essendo il partito una proprietà indivisa, una società, gli insulti riguardano ciascun componente".
L’intera base parlamentare del Pd ha condiviso la linea politica tracciata dal Segretario,che, con riguardo all’azione del Governo per fronteggiare la crisi economica in atto, ha ulteriormente aggiunto “si prenda atto di una situazione di crisi e si rimetta la partita nelle mani del presidente della Repubblica. Fuori di questo non c'è nessuna possibilità”.
La replica del Pdl non si è fatta attendere, con il capogruppo del Pdl alla Camera Cicchitto che dichiarato, “se l’on. Bersani vuole fare i conti in modo serio con una situazione complessivamente assai grave deve superare la cultura del giustizialismo e l’uso politico della giustizia per demonizzare l’avversario. Solo con questo salto di qualità si può intervenire in modo equo per risanare una realtà che complessivamente presenta distorsioni che vanno eliminate e anche nel contempo per sconfiggere il disegno di far saltare il sistema politico in nome dell’antipolitica e di un governo dei tecnici".
SAVERIO CARISTO