Berlusconi: "Tradito da Renzi sulla Severino". Il premier, "solite bugie"
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Berlusconi: "Tradito da Renzi sulla Severino". Il premier, "solite bugie"

venerdì 13 novembre, 2015

ROMA, 13 NOVEMBRE 2015 - “La modifica della legge Severino era nel Patto del Nazareno. Renzi ha mancato di rispettare la parola data e questa è una cosa molto grave: il patto con lui era di ridarmi l'agibilità politica dopo la condanna (con una modifica della disposizione sulla cui base poi il Senato riconobbe la sua incandidabilità ndr), ma ciò non è accaduto". "Forse è una delle sue barzellette, ma non fa ridere. Io non ho mai promesso a Berlusconi una modifica della Severino. Probabilmente si confonde con l'altro Matteo". Il botta e risposta tra Silvio Berlusconi e Matteo Renzi riaccende i riflettori sull'accordo fatto un anno fa dal premier e il capo di Fi sulle riforme e sulla presunta parte “non detta”. [MORE]

Inizia Berlusconi che, dopo il ritorno sulle scene con la manifestazione di Bologna, parla a tutto campo a 'Porta a Porta' e manda su tutte le furie il Pd compreso il premier Matteo Renzi. "Assolutamente sì, faceva parte dei patti", spiegando che nell'accordo con Renzi c'era "la modifica della legge Severino", ma non una grazia da parte del Quirinale. Affermazioni subito smentite dal premier Matteo Renzi e dal vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini: "Berlusconi preoccupa: oltre a sbagliare le piazze e infilarsi in quelle della Lega, ora sbaglia anche i patti, non so se apposta o perché le cose cominciano a sfuggirgli: nessun Nazareno prevedeva modifiche alla Severino, il tentativo di intorbidare le acque, se non è una amnesia, è smaccato e puerile".

Contrattacca il capogruppo di Forza Italia Renato Brunetta: "Le barzellette le racconta Renzi. Le racconta ai suoi interlocutori, ai suoi compagni di partito, ai suoi alleati, al Parlamento, ai colleghi di governo". "Ma che credibilità può avere Renzi - aggiunge - che ha cambiato 18 volte e unilateralmente il Patto del Nazareno, quando afferma che nello stesso non c'era la modifica della legge Severino? Che credibilità può avere uno come lui affetto inguaribilmente da azzardo morale? Dovrebbe almeno avere la decenza di stare zitto. Gli italiani hanno capito la sua arroganza, la sua protervia, hanno capito che di lui non possono fidarsi, come purtroppo si era fidato invece il presidente Berlusconi".

Al di là della polemica sulla Severino, ieri sera Berlusconi dal salotto di Porta a Porta Berlusconi ha parlato anche delle elezioni politiche tra due anni e della futura leadership del centrodestra: "Vedremo proseguendo nel tempo. Ora è molto importante che il centrodestra si sia ricompattato. Questo significa che l'opposizione in Parlamento la faremo insieme, non era accaduto negli ultimi anni. Nel corso del tempo si troverà il nuovo leader del centrodestra che sarà il candidato alle elezioni politiche che forse ci saranno tra due anni". E sulle voci di un centro destra unito in una lista unica sotto il nome di Della Valle ha spiegto che “no, ho parlato con lui e non mi ha personalmente garantito di non avere intenzione di diventare un protagonista della politica" ha detto Berlusconi in riferimento all'imprenditore marchigiano che ha ispirato il movimento 'Noi italiani'.

Silvio Berlusconi ritiene che la situazione attuale sia "ancor più pericolosa" che nel '94 quando scese in campo. Perché, spiega a Porta a Porta, "i sondaggi dicono che al ballottaggio andrebbero il Pd e i Cinque Stelle e che vincerebbero i Cinque Stelle. Sarebbe un pericolo grave per gli italiani e l'Italia".

Berlusconi conferma il voto favorevole di Forza Italia sull'abolizione della tassa sulla prima casa: "Se dalle promesse si arriva poi a delle proposte in Parlamento, non è detto che voteremo contro". Del resto, ricorda, "Renzi sta copiando il nostro programma ma lo sta facendo male". E poi, "bisogna vedere se la sinistra in Parlamento lo seguirà". Il giudizio sulla legge di stabilità è però complessivamente negativo, perché "Renzi ha annunciato di voler abrogare la tassa sulla casa ma lo fa senza tagliare la spesa pubblica e aumentando il debito, cosi' scarica sulle spalle di chi verra' dopo il costo".

Infine il lapsus, subito utilizzato da Renzi per rispondere alla polemica con Berlusconi sulla Severino: nel centrodestra di nuovo unito, ha detto il Cavaliere, “Chi si vuole aggiungere è il benvenuto. Ci siamo noi tre, la grinta la porta Matteo Renzi...la determinazione la Meloni e io la creatività". A Vespa che gli a notare di aver confuso Renzi con Salvini, Berlusconi risponde sorridendo: “É tanto che manco dalla tv, sono un po' in confusione..."

Tiziano Rugi

 

 

 


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