Berlusconi: «Prepariamoci al voto tra un anno. Renzi? Non è un comunista»
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ROMA, 20 FEBBRAIO 2014 - Il nuovo governo targato Matteo Renzi sembra essere alle porte, nonostante le odierne resistenze del Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano. Alla fine l’accordo dovrebbe esserci, ma di certo tra due litiganti c’è sempre un terzo che aspetta e guarda divertito.
È il caso dell’ex senatore Silvio Berlusconi che nel corso della riunione con i suoi gruppi di Forza Italia ha tracciato un quadro della situazione nel quale, secondo la sua prospettiva, non è esclusa la possibilità del voto anticipato: «Prepariamoci per le europee – ha esordito il Cavaliere – ma dobbiamo essere pronti anche per le politiche che dovrebbero arrivare tra un anno».
È evidente, allora, che Berlusconi non nutra molta fiducia nel nuovo possibile esecutivo. D’altronde la posizione di FI è invariata: si resta all’opposizione. E a tal proposito il leader forzista dice: «il 67% degli italiani approva la nostra linea. I nostri sondaggi danno il Pd in calo e Forza Italia in crescita».[MORE]
Tuttavia, il Cavaliere non fa mistero ancora una volta della simpatia che nutre nei riguardi del sindaco di Firenze, verso il quale riserva parole al miele: «Renzi non è certo un personaggio di scuola comunista». Dichiarazione che se viene pronunciata da chi vede comunisti ovunque, non può che suscitare un certo clamore, specie se si riferiscono al segretario del partito di sinistra più grande in Italia. «Renzi – ha concluso Berlusconi – rappresenta una nuova opportunità per il bipolarismo in Italia ed è una nuova opportunità per il dialogo sulle riforme, necessarie per modernizzare il Paese».
(Immagine da mnews.it)
Giovanni Maria Elia