Berlusconi, post Quirinale, dall'afonia al " ludico sfogo"
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ROMA, 3 FEBBRAIO 2015 - Al termine del giuramento del neo presidente della Repubblica, Mattarella, Silvio Berlusconi, presente in aula, ha espresso sobri, compiacenti commenti in rapporto alla nuova figura che da oggi ospiterà ufficialmente il Quirinale. [MORE]
Ma la sobrietà iniziale, marcata da un'esplicita volontà afonica, dichiarata dal cavaliere stesso "Non vedo, non sento, non parlo", ha lasciato il posto ad una serie di scene ludico-dirette che hanno comportato una notevole produzione verbale, da alcuni definita sfogo, in stile cabaret.
Il primo scambio di battute si è avuto tra Renzi e Berlusconi, in aula, durante la presentazione personale del ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, "spero non sia birichino come te" avrebbe detto l'ex premier, al quale ha ribattuto l'attuale "Il bello è che io lo sono meno di te". Ma Berlusconi, superando la battuta, avrebbe parlato a Padoan dell'antistoricità del fiscal compat, definendolo un "sacrilegio". Incalzato dai giornalisti, ha risposto in merito all'atteggiamento che il partito di cui è leader terrà nei confronti del governo, sostenendo la volontà di appoggiare le riforme istituzionali condivise, parzialmente discostandosi, almeno in apparenza, dal Patto del Nazareno.
"D'ora in poi diremo si solo a cose su cui saremo pienamente convinti", ha dichiarato, ricordando il costante appoggio dato da Forza Italia "per amor di riuscita" anche su argomenti che non condividevano pienamente. In rapporto all'elezione di Mattarella, si è mostrato particolarmente positivo, e Giuliano Amato, scherzando, ha affermato "dopo di me era il mio candidato preferito". L'espansività odierna dell'ex premier si è indirizzata su Anna Finocchiaro (Pd), e Nichi Vendola (Sel), abbracciati "a sorpresa", per poi dichiarare, alla "quirinabile" Finocchiaro, il precedente favore, suo e del partito, in merito alla possibile elezione della senatrice Pd. Sul caos interno a Forza Italia, è stato vago, evidenziando la sua piena fiducia in Denis Verdini, per poi puntare il dito contro l'atteggiamento di Renzi, tenuto durante il toto-nomi per il Quirinale.
Sicuramente ringalluzzito dallo "sconto" di 45 giorni da parte del tribunale di Milano, il leader azzurro ha profuso comicità, in vecchio stile B., in fine infierendo sulla commozione di Rosy Bindi, definita "inaspettata per un uomo". Stoccata a cui la deputata ha risposto a tono rammentandogli la costante assenza di galanteria. Una giornata certamente ricca, di eventi storici e vagamente ludici, senz'altro distraenti quella di oggi, che va sfumando su una notiza che di certo l'ex premier non mancherà di commentare, ossia la nomina di Marco Travaglio a Direttore del Fatto Quotidiano.
Fonte foto: melty.it
Ilary Tiralongo