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ZURIGO - Che gli svizzeri avessero strani artisti è risaputo, ma che alcuni tra questi fossero appassionati di stranezze è una novità. L’opera in questione, realizzata da Gianni Motti, è il sapone di Berlusconi. Non una qualunque saponetta utilizzata dal premier durante una doccia, quelle in giro ce ne saranno parecchie, ma un vero e proprio sapone realizzato con il suo grasso.[MORE]
Il racconto ha un po’ del raccapricciante, alla Grenouille, protagonista del celebre romanzo di Patrick Süskind, “Il profumo”. Gianni Motti, infatti, avrebbe ottenuto la sostanza adiposa, da una dipendente di una clinica ticinese, dove Berlusconi avrebbe subito una liposuzione, questa la versione del Museo d'Arte Contemporanea Migros di Zurigo organizzatori della mostra dove il sapone sarà esposto fino al 28 novembre.
È la prima volta che il “pezzo”, una normalissima saponetta biancastra, viene mostrato al pubblico, dal 2005, anno in cui un privato la acquistò, per ben 15 mila euro, ad Art Basel, la Fiera Internazionale di Arte Contemporanea di Basilea. La clinica “Incriminata” smentisce tutto, ma l’artista, già noto per le sue stranezze (Nel novembre 1997, si infiltrò in una sessione sui diritti umani dell'Onu, occupò il seggio del delegato indonesiano, che era assente, prese la parola e provocò l'interruzione dei lavori), insiste nel sostenere la sua versione dei fatti: “è veramente il grasso di Berlusconi!”.
Chissà se il premier andrà ad ammirare una parte di sé stesso in quel di Zurigo?