Berlusconi: domiciliari o servizi sociali. Oggi la decisione del Tribunale
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MILANO, 10 APRILE 2014 - Affidamento ai servizi sociali o domiciliari. Oggi il tribunale di sorveglianza di Milano si riunirà per decidere come Berlusconi dovrà scontare la pena per la vicenda dei diritti tv Mediaset.
E a questo punto a Silvio Berlusconi deve essere sorto il dubbio che giovi, almeno sulla carta, dare qualche giustificazione ai suoi continui attacchi alla magistratura. Così il leader di Forza Italia, in una memoria difensiva in vista dell’udienza di oggi pomeriggio al Tribunale di Sorveglianza di Milano, proprio mentre ieri in pubblico insisteva che “la sinistra, avvalendosi del suo braccio giudiziario, vuole impedirmi di condurre la campagna elettorale”, all’ombra invece si precipitava a rassicurare che è tutta scena, che gli attacchi alla magistratura avrebbero solo motivazioni politiche, che sarebbero dettati esclusivamente da finalità elettorali, e che giammai mirerebbero a colpire le persone dei giudici.
L’indulto votato dal Parlamento nel 2006 ha cancellato all’ex premier 3 dei 4 anni, e il modo di scontare i residui 12 mesi sarà appunto il tema dell’udienza di oggi nella quale Berlusconi, accanto all’opzione in via puramente subordinata della temuta ma non realistica detenzione domiciliare ad Arcore, punta ad essere affidato ai servizi sociali.
Avvenire ha annunciato che Berlusconi potrebbe scontare la pena per la condanna Mediaset in "una struttura per anziani disabili", nell'hinterland milanese, che lo impegnerebbe per "un solo giorno alla settimana, di mattina o di pomeriggio a scelta". La notizia era stata pubblicata dal sito del quotidiano secondo cui la proposta per i nove mesi che l'ex premier dovrebbe scontare ai servizi socialmente utili sarebbe arrivata dall'Uepe (Ufficio esecuzione penale esterna), "con una relazione già inoltrata al Tribunale di sorveglianza" di Milano. "La struttura - sostiene ancor il quotidiano della Cei - non si trova a Milano ma nell'hinterland. Verosimilmente persino più agevole da raggiungere data la sua residenza a Villa San Martino, ad Arcore (Brianza)".[MORE]
L'ultima parola però, nonostante il programma suggerito dai servizi sociali, spetterà al presidente del
Tribunale di Sorveglianza Pasquale Nobile De Santis e al giudice relatore Beatrice Crosti, affiancati da due esperti esterni, la criminologa Silvia Guidali e la sociologa Federica Brunelli. Una volta depositato, il provvedimento, sia che disponga l'affidamento in prova sia la detenzione domiciliare, verrà trasmesso alle parti e anche all'ufficio della Procura della Repubblica competente per l'esecuzione.
L’impegno dell’ex Cav. previsto dai servizi sociali avrebbe come contropartita una pressoché quasi totale libertà di movimento, ivi compresa la possibilità di svolgere il suo attuale lavoro di leader politico, e dunque di impegnarsi per l’imminente campagna elettorale.
La pena suppletiva dell’interdizione per due anni dai pubblici uffici e la Legge Severino che lo ha fatto decadere dal seggio di senatore, pur sancendo l’incandidabilità e l’ineleggibilità, non vietano infatti la libertà di espressione, diritto insopprimibile ed esprimibile anche nell’impegno politico.
Berlusconi, tranne che non faccia qualche sorpresa, oggi non interverrà all’udienza a porte chiuse, in vista della quale si è affidato a due donne avvocato certo meno note dei penalisti difensori titolari ma più specializzate sul complesso mondo del diritto dell’esecuzione penale.
In casa Forza Italia già gli animi ribollono. "Il 10 aprile 2014 è una data che deve rimanere scolpita nelle coscienze di noi tutti. Oltre al nostro dolore e all'affetto che nutriamo per Silvio Berlusconi, domani (oggi ndr) e il funerale della democrazia: si toglie la liberta al leader del piu grande partito del centrodestra, cosa che non ha eguali in nessun paese al mondo. Mi auguro che gli italiani reagiscano", ha affermato in una dichiarazione la parlamentare Fi Daniela Santanchè.
Michela Franzone