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Roma, 8 novembre. 2011 - Intervenendo al Tg5 Silvio Berlusconi ha tracciato il percorso di risoluzione della crisi politica concordato con il Presidente della Repubblica nell’incontro al Quirinale. Il Presidente del Consiglio ha preso atto che i numeri della maggioranza alla Camera sono insufficienti a garantire l’agibilità per il governo. [MORE]
Ha ribadito che la pressione dei mercati costringe le istituzioni italiane ad assumersi tutte le responsabilità del momento. Di fronte agli operatori internazionali che sembrano non credere nell’attuazione degli impegni assunti dal governo italiano, Berlusconi ha affermato che occorre con una procedura accelerata approvare il ddl di stabilità che conterrà il maxi-emendamento in cui si riverseranno i provvedimenti determinati a livello internazionale.
Solo dopo l’approvazione dell’atto parlamentare, Berlusconi rassegnerà le dimissioni lasciando il pallino in mano a Napolitano che provvederà alle consultazioni con i diversi soggetti politici. Per il leader della maggioranza la strada maestra è quella del voto anticipato, a presidio del capitale istituzionale che egli ha contribuito a formare in questi 17 anni di bipolarismo: l’individuazione per via elettorale del governo del paese.