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Beni confiscati: direttore Agenzia, 17 mila in gestione. Corda in Antimafia spiega difficoltà e le azioni per superarle
ROMA, 15 APR - I beni immobili confiscati attualmente in gestione dell'Agenzia per i beni sequestrati e confiscati sono oltre 17 mila e altrettanti sono quelli già destinati. Lo ha detto il prefetto Bruno Corda, direttore dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, in audizione in Commissione parlamentare antimafia. Corda ha spiegato che ci sono diverse difficoltà che intervengono nella destinazione dei beni dovute a più fattori.
Il primo è lo stato di deterioramento dei beni: i beni vengono consegnati all'Agenzia dopo almeno 4 anni e nel frattempo si rovinano. Oltre al tempo, c'è il problema che i beni vengono consegnati in condizione di deterioramento profondo e spesso gli enti locali e demaniali non possono economicamente affrontare queste situazioni.
"Sto svolgendo attività di convincimento per avere norme regionali antimafia che siano omogenee su tutto il territorio - ha spiegato il prefetto - l'assemblea dei presidenti dei Consigli regionali sta lavorando in tal senso. Importante sarebbe poi prevedere impegni economici per la sistemazione di questi beni".
Corda ha spiegato l'importanza dei 330 milioni previsti nel Recovery per la sistemazione di questi beni. Con l'Istituto di credito sportivo è poi stato fatto un accordo per avere un finanziamento a tasso zero o molto basso sempre per la riqualificazione dei beni confiscati. Altro elemento di criticità riguarda le confische, che a volte non riguardano tutto il bene ma solo una parte.
E ancora, altra difficoltà è relativa ad alcuni beni che non sono appetibili, soprattutto dal punto di vista dei terreni. Vi sono poi criticità urbanistiche e difficoltà da parte degli Uffici tecnici dei comuni