

Beni confiscati alle mafie: finanziati progetti in cinque comuni del Catanzarese
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Wanda Ferro: “Straordinaria opportunità e forte segnale contro le cosche”
CATANZARO – Oltre sette milioni di euro sono stati stanziati per il recupero e la valorizzazione di beni confiscati alla criminalità organizzata in cinque comuni della provincia di Catanzaro: Davoli, Lamezia Terme, Nocera Terinese, Simeri Crichi e un ulteriore progetto in fase di definizione. Un investimento importante che trasforma immobili sottratti alle cosche in strutture a servizio del territorio.
L'annuncio è stato dato durante un incontro tenutosi in Prefettura a Catanzaro, alla presenza del sottosegretario all’Interno con delega ai beni confiscati, Wanda Ferro, del commissario straordinario prefetto Paola Spena, del prefetto Castrese De Rosa, e dei sindaci dei comuni beneficiari. Un momento di confronto e condivisione che segna un passo concreto nella lotta alla criminalità organizzata e nella rigenerazione urbana e sociale.
Un segnale forte per il territorio
“Ringrazio gli enti locali per il loro impegno, che è il frutto anche di un'azione concreta di sostegno e accompagnamento da parte dello Stato”, ha dichiarato il sottosegretario Ferro. “Un’azione che porta la firma del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, e che vede nei beni confiscati una straordinaria opportunità per la rinascita dei territori”.
Il valore simbolico dell’iniziativa è centrale. “Restituire alla collettività beni sottratti alle mafie e riutilizzarli per finalità sociali e istituzionali è un messaggio di riscatto e legalità”, ha sottolineato ancora Ferro.
Nuova vita ai beni confiscati: centri antiviolenza, alloggi e inclusione sociale
Secondo quanto riportato dalla Prefettura di Catanzaro, le risorse saranno utilizzate per realizzare:
- Centri per donne vittime di violenza
- Strutture per persone con disabilità
- Spazi di aggregazione sociale
- Alloggi per persone in condizioni di marginalità
Progetti che rispondono a esigenze reali delle comunità locali e che restituiscono dignità a luoghi segnati da storie di criminalità.
Beni confiscati: da simboli di potere a luoghi di speranza
Quello dei beni confiscati è un tema centrale nelle politiche di legalità e inclusione. La loro riqualificazione e il loro riuso rappresentano una vittoria dello Stato sulla criminalità, ma anche un’opportunità concreta di crescita per i territori.
L’iniziativa nel Catanzarese si inserisce in un quadro più ampio di interventi promossi a livello nazionale, dove la valorizzazione del patrimonio confiscato diventa strumento di sviluppo sociale, economico e culturale.