Benevento: tregua dal maltempo, volontari spalano il fango in strada

Filomena Immacolata Gaudioso
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BENEVENTO, 21 OTTOBRE 2015 - Diversi gruppi di volontari in queste ore si sono adoperati per spalare via il fango dalle strade e dalle abitazioni. Dopo le forti piogge di questi giorni che hanno causato l'esondazione del fiume Calore, e che ha messo in ginocchio un'intero paese, gruppi di volontari della protezione civile giunti dalle Marche, Toscana e Umbria, stanno spalando da diverse ore il fango nella zona industriale di Benevento, la più colpita dall'alluvione di queste settimane, dove è stato colpito anche il famoso pastificio "Rummo". In molti stanno liberando la linea di produzione, i capannoni e il piazzale del pastificio. Ovviamente lo stato di allerta è ancora alto, visto i numerosi movimenti franosi che negli ultimi giorni si sono accentuati sul Lungosabato Matarazzo. Al momento le scuole sono rimaste chiuse. E proprio questa sera il sindaco deciderà sul da farsi. Notevoli danni si sono registrati anche nei paesi limitrofi. Nel Fortore sono crollati due ponti a Molinara e San Bartolomeo in Galdo. A Circello ne sono crollati cinque, ed il sindaco ha chiesto l'intervento dei militari. L’Esercito è all’opera in diversi centri del beneventano, tra cui Paupisi, dove il costone del Camposauro continua a far paura. Intanto si fa la conta dei danni. E sempre in queste ore sono continuati i sopralluoghi del consulente tecnico, un geologo di Napoli, nominato dalla Procura di Benevento, che ha aperto un'indagine per accertare le cause dell'esondazione dei fiumi Tammaro e Calore. Le indagini, coordinate dal procuratore capo Giuseppe Maddalena, assistito dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo e dal pm Miriam Lapalorcia, sono state affidate ai carabinieri del Reparto operativo del comando provinciale. Al momento non ci sono indagati ma sarebbero otto le posizioni, tra tecnici e politici, al vaglio degli inquirenti.

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Oltre ai danni arrecati al pastificio Rummo,  circa ottantamila bottiglie di vino Falanghina e Aglianico del Sannio Doc, sono state sepolte dal fango. L'intera Cantina di Solopaca è completamente immersa nel fago. Si lavora per cercare di salvare le pregiate produzioni. La Coldiretti ha lanciato l'allarme per salvaguardare quella che è una delle più grandi aziende di produzione di vini del beneventano.

 

(foto:avellino-calcio.it)

Filomena I. Gaudioso

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Scritto da Filomena Immacolata Gaudioso

Giornalista di InfoOggi

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