Benedetto XVI perderà l'infallibilità. Lombardi: «Ha deciso per il bene della Chiesa»

CITTÀ DEL VATICANO, 13 FEBBRAIO 2013 - Una volta che si rinuncia al soglio, si rinuncia anche all’infallibilità pontificia. A spiegare, su Agi, questa dottrina della Chiesa Cattolica è stato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, il quale ha confermato che dal primo marzo, giorno successivo alle “dimissioni” da Papa di Benedetto XVI, quest’ultimo non sarà più considerato “infallibile”: «Ci sono situazioni, peraltro rare, in cui si può parlare di infallibilità del Papa, ma essa è connessa al Ministero Petrino, cioè a questo particolare servizio alla Chiesa, non alla persona che ha rinunciato al Pontificato».

A proposito della rinuncia di Ratzinger, padre Lombardi non la vede come “il gran rifiuto” quanto piuttosto come un a scelta presa nell’interessa della Chiesa: «Il Diritto Canonico prevede la possibilità di rinunciare al Pontificato e credo che quello offerto da Benedetto XVI, con una decisione presa per il bene della Chiesa dopo aver responsabilmente valutato la serietà del venir meno delle forze a causa dell’invecchiamento, sia un esempio moralmente prezioso per ogni cristiano e ogni uomo».[MORE]

Il conclave per l’elezione del successore inizierà, stando a quanto riferito dal Vaticano, non prima del 15 marzo.

Prima che si tenesse la penultima udienza generale del suo pontificato, svoltasi questa mattina nell’Aula Paolo VI, il Papa è stato accolto dal lungo applauso della folla che riempiva la Sala Nervi. «Ringrazio tutti per l’amore e le preghiera con cui mi avete accompagnato. Ho sentito quasi fisicamente, in questi giorni per ma non facili, la forza della preghiera e l’amore che mi portate» sono state le parole di Benedetto XVI riportate da L'Avvenire.

Sabato pomeriggio Ratzinger incontrerà il premier Mario Monti, mentre il sabato 23 febbraio sarà la volta del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

(Foto: stampalibera.com)

Giovanni Gaeta