Battisti: Spataro, mancata estradizione un'offesa alla democrazia
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MILANO, 15 DICEMBRE - "La mancata estradizione di Cesare Battisti e' un'offesa per la nostra democrazia e per le persone che ha ucciso e fatto uccidere". Lo ha affermato il procuratore capo di Torino, Armando Spataro in un'intervista a La Repubblica. Spataro si occupa di questa vicenda da quasi 40 anni, da quando nel 1979 guido' le perquisizioni nel covo milanese dei Proletari Armati per il Comunismo di via Castelfidardo. "Nel novembre 2004 la scrittrice Fred Vargas aveva pubblicato su "Le Monde" un appello, con l'adesione di personaggi del calibro di Daniel Pennac, Bernard Henry-Le'vi, Bernard Kouchner - ha ricordato Spataro - un testo carico di falsita' sulla vicenda processuale di Battisti e sugli anni di piombo in Italia. Quel documento esprimeva il pensiero di una vera e propria lobby che riteneva la condanna frutto dell'appiattimento della magistratura sulle logiche emergenziali di quel momento. Ho sentito il dovere di rispondere con i fatti, per ricordare chi e' Battisti: un assassino della peggiore specie". "E' stato condannato come esecutore materiale dell'omicidio del maresciallo Santoro e dell'agente Campagna, nell'uccisione di Luigi Sabbadin ha fatto da palo e in quella di Pierluigi Torreggiani e' stato riconosciuto tra i mandanti. Persino la Corte Europea dei diritti dell'uomo ha bocciato le istanze di Battisti ma mi sono reso conto che non c'e' nulla che possa smuovere certi pseudointellettuali dalle loro convinzioni".
"Nel 2009 il ministro della Giustizia brasiliano - ha continuato il magistrato - gli ha concesso l'asilo politico, ritenendo che in Italia poteva venire perseguitato per le sue idee politiche: un oltraggio alla nostra democrazia. Anche in quell'occasione ho scritto a uno dei principali quotidiani brasiliani perche' tutti potessero rendersi conto di chi veramente era Battisti, spiegando la correttezza dei procedimenti. E la corte suprema ha poi sconfessato la posizione del ministro, concedendo l'estradizione che e' stata pero' fermata dalla presidenza". Se i governi italiani nel corso degli anni hanno fatto abbastanza? "Io sono stato sempre critico nei confronti dell'impegno dei governi nel perseguire i latitanti degli anni di piombo, che spesso e' apparso piu' motivato da calcoli propagandistici che non dal senso di giustizia. In altre occasioni c'e' stato un atteggiamento passivo: ad esempio quando proprio nel 2009 il presidente francese di centrodestra Sarkozy nego' l'estradizione di una brigatista, il governo Berlusconi ugualmente di centrodestra non manifesto' alcun disappunto, neppure minimo. Invece per la protezione a Battisti il governo Berlusconi ha protestato con fermezza nei riguardi del Brasile di Lula, notoriamente di sinistra. Alcuni ministri arrivarono persino a chiedere l'annullamento dell'amichevole di calcio tra le due nazionali".
"Il cambiamento di presidenza in Brasile ha posto fine alla lunga stagione cominciata con Lula - ha detto Spataro - . E io non posso che cogliere positivamente qualunque passo che porti Battisti a scontare la pena. Ma preferisco essere cauto: tante volte e' sembrato che fosse vicino il momento dell'estradizione".
Fonte immagine (Sky TG24)