Basket - Serie A1, giornata 25: ottava vittoria consecutiva per Milano, ma Venezia risponde
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NAPOLI, 9 APRILE – Primi caldi primaverili e prime fatiche per il quartetto al comando della classifica di Serie A1, comunque in grado di ottenere altri due punti per alimentare la propria corsa verso i playoff. Nel complesso, infatti, la giornata è girata a favore delle prime della classe, che hanno dovuto però penare più del previsto per superare i rispettivi avversari. [MORE]
Nella serrata lotta per accaparrarsi gli ultimi posti ai playoff, invece, ad emergere in questa giornata è stata innanzitutto Cantù, che si è imposta in trasferta contro la Virtus Bologna (83-88) in quello che era uno scontro diretto cruciale. Al Madison, la RedOctober è stata quasi sempre avanti nel punteggio (se si eccettua l’avvio sprint delle V Nere), legittimando con una grande prestazione di squadra un successo che non sembrerebbe così netto a giudicare dal risultato finale. Sul piano individuale, fondamentale è stato il lavoro fisico di Burns, che ha catturato 11 rimbalzi (oltre a mettere a segno 22 punti) e contrastato in maniera efficace lo strapotere sotto le plance degli avversari (39 rb totali, di cui 15 offensivi). Per Bologna, dunque, non è bastata la serata da trascinatori vissuta da Baldi Rossi (20) e dal solito A. Gentile (24): nonostante l’extra-sforzo prodotto nell’ultimo periodo dalla Virtus, che ha anche agguantato la parità a 33” dalla sirena, alla fine la RedOctober ha portato a casa la vittoria grazie alla determinazione di Culpepper (15), autore degli ultimi 5 punti canturini.
Nella stessa zona di classifica, rallenta invece Sassari, inciampata al PalaSerradimigni contro la Germani Brescia (76-80), rendendo amaro l’esordio di coach Markovski, che ha quindi cominciato con una sconfitta la sua nuova avventura in terra sarda. Sconfitta determinata soprattutto dai tanti errori in attacco (48% da 2 e 25% da 3, con 12 palle perse dalla Dinamo nella metà campo avversaria), ma anche da una fase difensiva a tratti eccessivamente ballerina. Nonostante il poco ordine, i Sardi hanno messo in campo tanta voglia e grinta, da cui il nuovo allenatore dovrà ripartire, mettendo comunque in difficoltà Brescia fino alla fine. Alla Leonessa sono infatti serviti 20 punti di M. Vitali ed un allungo finale targato Hunt-Landry (13 pt ciascuno) per ottenere la vittoria.
In coda, i Paladini della Betaland Capo d’Orlando sono rimasti soli all’ultimo posto (in virtù del successo della VL), condannati da una prodezza allo scadere di Okoye ad una nuova sconfitta, questa volta contro Varese (73-75). I Siciliani hanno comunque dato ampiamente battaglia e lottato per tutti i 40’ di gioco, battendosi praticamente sullo stesso livello degli avversari, peraltro una delle squadre più in forma del campionato con 8 vittorie nelle ultime 10 partite. Dopo una prima metà gara che ha visto gli attacchi protagonisti (per la Betaland anche 8 realizzazioni sulle prime 12 conclusioni tentate dai 3 punti), lo scontro si è spostato sul piano dell’intensità e dell’atletismo. Proprio in virtù del grande sforzo prodotto in termini di energie, fisiche e mentali, la lucidità dei giocatori dell’Orlandina è quasi crollata nell’ultimo periodo, quando la precisione (e di conseguenza le percentuali al tiro) si sono drasticamente abbassate; Varese ha completato però la sua rimonta soltanto a -3”, con un bellissimo canestro in fade-away inventato da Okoye (18) nell’ultimo possesso.
Si è dimostrato meno impegnativo, invece, il test affrontato dalla Scandone Avellino, vittoriosa per 95-72 su Cremona al PalaDelMauro. I Lombardi non sono sembrati mai realmente in partita, subendo sin dall’inizio la maggiore stazza e fisicità degli avversari (41-29 il dato sui rimbalzi; 4-0 le stoppate), cui si è aggiunta anche un’ottima serata al tiro per i padroni di casa (11 triple realizzate, con percentuali sporcate soltanto dallo 0/4 dell’ultima frazione). Avellino ha anche portato cinque uomini in doppia cifra (Wells, Fitipaldo, Scrubb, Rich e Fesenko), tutti con buone percentuali dall’interno dell’area frutto delle tante transizioni offensive capitalizzate. A causa dei risultati al tiro degli Irpini, Cremona ha raccolto più rimbalzi offensivi che difensivi (16-13) e non è mai riuscita a difendere in maniera efficace. La prestazione complessiva, chiaramente, non ha fatto felice coach Sacchetti, che ha dichiarato di aspettarsi altro dal punto di vista caratteriale in vista del rush finale di stagione.
In testa, prosegue senza freni la corsa dell’Olimpia Milano, che ha infilato l’ottava vittoria consecutiva battendo Torino (90-78) al termine di una gara in realtà decisamente equilibrata, almeno fino al parziale di 11-0 degli ultimi 2’ di gioco con cui l’Armani ha messo il turbo e superato gli avversari. Ottima la prestazione di Goudelock (23) e di capitan Cinciarini, che si è caricato la squadra sulle spalle nella ripresa segnando 10 dei suoi 14 punti (conditi da 6 assist); deludente, al contrario, la gara di Kuzminskas, uscito al 6’ (con 0 pt, 1 palla persa ed 1 stoppata subita) senza poi fare più ritorno sul parquet. Torino, dal canto suo, ha mostrato grande forza mentale rispondendo colpo su colpo alla capolista, ma ha ottenuto solo 10 punti dalle seconde linee in uscita dalla panchina ed è stata costretta alla fine ad inchinarsi di fronte al colpo di reni finale dei Biancorossi.
La Reyer Venezia ha risposto a Milano al termine di un’altra battaglia sportiva, espugnando il difficile campo del PalaBigi di Reggio Emilia (a sua volta sconfitta anche in settimana da Brescia, nel recupero della 21esima giornata) per 76-81 e raggiungendo così la matematica partecipazione ai playoff. L’inizio di gara è stato in verità fulminante per la Reyer, che ha fatto girare palla molto velocemente e con grande efficacia, mettendo Haynes (18 alla fine per lui) in condizione di scavare il primo solco nel punteggio. La situazione si è però ribaltata in maniera alquanto clamorosa nel secondo quarto, quando l’inerzia del gioco è cambiata improvvisamente: manovra Reyer scolastica e GrissinBon che ha iniziato a trovare il canestro con grande facilità, soprattutto negli spazi aperti in transizione e nei tanti giri dalla lunetta concessi dagli ospiti. Il parziale negativo di 32-12 ha messo paura ai Lagunari, più cauti nella gestione della gara nella ripresa, attendendo il momento più propizio per la stoccata decisiva ai padroni di casa, che è poi arrivato nell’ultima frazione con i canestri di Peric (18) e Daye (15).
Male invece Pistoia, sconfitta a Pesaro 80-72 dopo un supplementare. La TheFlexx ha così sciupato un’occasione d’oro per allontanarsi in maniera praticamente definitiva dalla zona retrocessione, consentendo anzi ai Marchigiani di alimentare le proprie speranze di salvezza. La VL ha comunque dato importanti segnali di reazione dopo le ultime sconfitte ed ha fatto tesoro di una discreta serata al tiro (8 triple realizzate). Fondamentale, però, tra le fila dei padroni di casa, la presenza di Clarke (18) e soprattutto di Braun (21 pt, 8 rb e 5 palle recuperate), che hanno consentito di ristabilire l’equilibrio prima della sirena e forzare l’overtime, dopo la rimonta degli uomini di Esposito capitanata da McGee (17), Gaspardo (10) ed Ivanov (14). Nel supplementare, poi, sono stati proprio otto punti di fila di Clarke, con due triple realizzate, a tagliare le gambe ai Toscani ed a chiudere la contesa.
Infine, nel posticipo serale, meritata vittoria per Trento, che ha battuto Brindisi 85-68 facendo così un altro passo in avanti verso i playoff con la settima vittoria nelle ultime otto uscite stagionali. La difesa bianconera è partita subito molto forte, ingabbiando la stella avversaria Moore (solo 10 punti alla fine per lui) e limitando anche tutti gli altri terminali offensivi brindisini (8 per Suggs, 13 per Smith, 14 per Giuri e 9 per Lydeka). Forte dell’ottima prestazione difensiva, l’Aquila ha ottenuto risultati anche nell’altra metà del campo, dando fuoco alle polveri soprattutto con Shields (22 pt alla fine). Uniche note negative per i Trentini riguardano il rendimento di Gutierrez e Hogue: il primo, a bocca asciutta in 17’, appare poco lucido dal suo rientro dall’infortunio, dovendo ancora ritrovare certezze, fiducia e ritmo; il secondo, invece, non è riuscito a giocare a mente sgombra, gravato dai 3 falli commessi già nel secondo quarto. Nel complesso, però, questo successo può rappresentare un ulteriore sigillo sull’ottimo girone di ritorno della DolomitiEnergia.
Francesco Gagliardi
Fonte immagine: ciamillo-castoria.com