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DACCA, 25 APRILE 2013 - Nella giornata di ieri, è crollato un edificio di Salvar, villaggio che si trova nelle vicinanze di Dacca, la capitale del Banglaesh. Fin dai primi momenti si è ipotizzata la strage, ma quest'oggi il bilancio delle vittime è salito, da 194 ad almeno 230.
Sarebbero invece quaranta le persone estratte vive dalle rovine del Rana Plaza. All'interno del palazzo vi erano diverse fabbriche tessili, la filiale di una banca ed un mercato. Degli otto piani, è rimasto solamente quello più basso e, secondo quanto racconta un testimone, il crollo sembrava potesse attribuirsi ad un terremoto. L'uomo, un operaio tessile, ha specificato: «Ero al lavoro al terzo piano, poi improvvisamente ho sentito un boato assordante. Sono stato colpito alla testa».[MORE]
L'emittente televisiva nazionale del Bangladesh ha reso noto che all'interno dell'edificio vi erano circa 3.000 persone ed è stato specificato che il bilancio di 230 vittime è ancora parziale. Mentre vengono mandate in onda le immagini ed i filmati dei soccorsi, viene fatto sapere che i proprietari del Rana Plaza sono attualmente sotto indagine e dovranno comparire in tribunale il 30 Aprile.
Continuano le operazioni di recupero e, per quanto riguarda alcuni sopravvissuti, è stato necessario amputare gli arti per poterli estrarre vivi da sotto le macerie. Gli operai rimasti indenni, sotto shock per la morte dei colleghi, si sono radunati nei pressi del palazzo per protestare, attaccando veicoli ed autobus.
(Foto da repubblica.it)
Alessia Malachiti