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MILANO, 29 Luglio - Il direttore del Tg4, Emilio Fede, risulta nel registro degli indagati per il reato di concorso in bancarotta di Lele Mora. I due indagati, insieme alla consigliere regionale Nicole Minetti, sono accusati anche di induzione e favoreggiamento alla prostituzione nel Ruby-gate, che vede coinvolto il Premier Silvio Berlusconi.
Fede è stato coinvolto nell’inchiesta perché avrebbe trattenuto parte dei 2.950.000 euro che Berlusconi aveva prestato a Mora nel 2010 per salvarlo dal crack pagando i debiti.[MORE]
Fede, nei giorni scorsi, ha ricevuto un invito a comparire ed è stato sentito dai pm, Massimiliano Carducci ed Eugenio Fusco per quanto concerne l’arresto di Lele Mora per bancarotta fraudolenta.
Secondo ultime indiscrezioni, il direttore avrebbe dichiarato di aver preso 400mila euro come restituzione di un prestito precedente, mentre Lele Mora, durante due interrogatori diversi, avrebbe affermato che Fede ha trattenuto per sé poco meno della metà del totale del prestito, erogato in tre diverse tranche.
I pubblici ministeri contestano al direttore di aver sottratto parte del denaro nel gennaio 2010, proprio durante i 30 giorni concessi dal giudice fallimentare a Mora per trovare una soluzione utile a evitare il crack della sua “LM management”. Ciò è quanto risulta da una scrittura privata agli atti dell’inchiesta.
Nicola Celentano