Ballottaggi, en plein del Pd in Lombardia: conquistati i tre capoluoghi
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MILANO, 9 GIUGNO 2014 - In Lombardia, a compimento degli attesi ballottaggi, il verdetto emerso dalle urne elettorali esprime sostanzialmente due dati: l’importante vittoria del Pd, soprattutto nella conquista dei tre capoluoghi in gioco, ovvero Bergamo, Cremona e Pavia, e l’astensionismo che comunque ha contraddistinto il voto di ieri.
A Bergamo la sfida era tra uno dei “fedelissimi” del premier Matteo Renzi, ovvero Giorgio Gori (vedi foto copertina), ex direttore di Canale 5, contro il sindaco uscente Franco Tentorio, appoggiato dal centrodestra. Il candidato Pd alla fine ha prevalso con oltre 26mila preferenze, pari al 53,50%.
Per il Pd bandiere in alto anche a Cremona, dove il candidato Gianluca Galimberti, docente di fisica, con 56,31%, sconfigge l’ex campione olimpico di canoa, Oreste Perri, candidato del centrodestra.
Ma se questi due risultati erano secondo le previsioni, a destare sorpresa è il roboante scrutinio di Pavia. Qui a trionfare è il candidato del Pd, Massimo Depaoli, il quale ottiene il 53,13% contro il 46,87% del candidato centrodestra, Alessandro Cattaneo, considerato uno dei “diamanti” della nuova generazione berlusconiana, che soltanto qualche mese addietro, da un’indagine de “Il Sole 24 Ore”, risultava essere il “sindaco più amato dagli italiani” e che al primo turno vantava un vantaggio di 10 punti.
A dimostrazione della soddisfazione che pervade all’interno del Pd lombardo le dichiarazioni del segretario regionale, Alessandro Alfieri: «Un risultato straordinario, abbiamo ribaltato tutti i Comuni del capoluogo, ci confermiamo forza di governo sconfiggendo anche l’enfant prodige berlusconiano a Pavia. Ormai – continua Alfieri – il centrodestra è in minoranza in Lombardia: dovrà tenerne conto già martedì, con il voto di sfiducia per il vicepresidente della giunta regionale Mario Mantovani».[MORE]
Tuttavia come detto in Lombardia dopo i ballottaggi di ieri un altro fattore ha dilagato: l’astensionismo. Rispetto al primo turno, quando l’affluenza era del 70,09%, l’affluenza media è stata del 45,95%. Alla chiusura delle urne aveva votato il 51,50% contro il 70,73 di due settimane fa.
(Immagine da ilfattoquotidiano.it)
Giovanni Maria Elia