Bagheria contro la mafia: 22 boss arrestati grazie alle denunce di 36 imprenditori
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BAGHERIA, 2 NOVEMBRE 2015 – Scattati questa mattina 22 provvedimenti cautelari nei confronti di capi e gregari del mandamento mafioso di Bagheria: le accuse vanno dall'associazione a delinquere di tipo mafioso all'estorsione, il sequestro di persona e danneggiamento a seguito di incendio. Tutte persone che esercitavano una pressione di natura estorsiva nel decennio che va dal 2003 al 2013, e che si sono succeduti ai vertici dei clan.
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Le indagini hanno ricevuto il prezioso supporto di 36 imprenditori che hanno fornito una dettagliata ricostruzione e che hanno trovato il coraggio, dopo decenni di silenzio, di ribellarsi alla morsa del “pizzo” e ricostruire la rete del racket in Sicilia. I boss colpivano qualsiasi attività, dall'edilizia alle attività economiche locali: negozi di abbigliamento, attività all'ingrosso alimentari, bar e sale giochi.
Il colonnello Salvatore Altavilla, comandante del Reparto operativo dei carabinieri di Palermo, ha commentato l'ultimo blitz dell'Arma contro la cosca di Bagheria reso possibile dalle denunce delle vittime del racket: “Trentasei imprenditori hanno ammesso di avere pagato il pizzo. Alcuni di loro sono stati sottoposti a vessazioni per anni. È la breccia che ha aperto la strada per assestare un nuovo colpo a Cosa Nostra, segno che i tempi sono cambiati e che imprenditori e commercianti finalmente si ribellano”.
Foto: livesicilia.it
Dino Buonaiuto