Sarra: progetto per la creazione di istituto per certificazione agroalimentare
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Riceviamo e pubblichiamo
CATANZARO- Il sottosegretario regionale alla Riforme a alla Semplificazione amministrativa Alberto Sarra ha fatto sua l’idea, lanciata dal professor Antonino De Lorenzo (ordinario di “Alimentazione e nutrizione umana”, direttore della Scuola di specializzazione in “Scienza dell’alimentazione” e coordinatore del dottorato di ricerca in “Fisiologia dei distretti corporei” all’Università “Tor Vergata” di Roma), di avviare un progetto per la creazione in Calabria di un istituto per la certificazione agroalimentare. [MORE]
Con Sarra – è scritto in un comunicato dell’ufficio stampa della Giunta regionale - hanno condiviso il progetto anche gli assessori regionali ai Programmi Speciali U.E., Fabrizio Capua, all’Agricoltura, Michele Trematerra, alla Cultura Mario Caligiuri i quali hanno già affrontato la problematica in un incontro che si è tenuto nei giorni scorsi a Reggio Calabria nella sede del Consiglio regionale.
“La gastronomia collegata con le evidenze scientifiche e l’individuazione di indici di qualità nutrizionale – ha dichiarato il sottosegretario Sarra - possono diventare un elemento dinamico per una regione che rifiuta di essere dimenticata e retrocessa ed è pronta a riproporsi utilizzando l’innovazione e la ricerca come elemento trainante. Tra l’altro, c’è da tenere presente che la Calabria è una Regione di notevole interesse nutrizionale. E il modello alimentare di una comunità – ha sottolineato Sarra - viene riconosciuto come ‘patrimonio culturale immateriale’ strettamente legato al luogo, un bene intangibile che alla stessa stregua di quelli tangibili, come monumenti e opere d’arte, fanno parte dell’identità e della memoria da tramandare e valorizzare costantemente con l’apporto della ricerca”.
“La Regione Calabria – ha, poi, ricordato il sottosegretario - ha già riconosciuto con la Legge Regionale del 17/08/2005 n. 13-14-15 le attività dell’Istituto nazionale per la ricerca scientifica sulla dieta mediterranea e la nutrigenomica (I.N.DI.M.), che prevede la realizzazione di una banca dati sulla qualità degli alimenti della dieta mediterranea oltre che studi e ricerche sulle patologie derivanti da una non sana alimentazione”. “Gli studiosi – ha aggiunto il sottosegretario Sarra - raccomandano la necessità di promuovere e di adottare modelli di sviluppo sostenibile, che tengano conto della cultura intrinseca della comunità e che possano contribuire a dar corpo all’identità della nostra regione, a valorizzare il nostro capitale umano, sociale e le nostre risorse ambientali. Pertanto, lo scopo di tale progetto – ha detto infine Sarra - è la creazione di una piattaforma interfiliera e di un osservatorio nutrizionale per la valorizzazione, l'etichettatura e la certificazione dei prodotti agroalimentari calabresi”.