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L'articolo è tratto dal libro "Un pensiero a Maria. Preghiere mariane" (Tau editrice) di Don Francesco Cristofaro. Si può acquistare il testo in tutte le librerie o sul sito www.taueditrice.com
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Il Magnificat
Prima di addentrarti nella lettura di queste pagine, fermati un attimo, nel silenzio del cuore e tracciandoti con il segno della croce, recita questa preghiera con il cuore della Madre Santa:
L'anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *
e Santo é il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli.
L’anima mia magnifica il Signore
Dal Vangelo conosciamo il motivo di questo canto, di questo meraviglioso inno di lode e di benedizione. L’angelo del Signore, mandato da Dio a Nazaret, fa visita alla Vergine e le annuncia un grande mistero, un evento, umanamente incomprensibile: dal suo grembo verginale sarebbe nato il Figlio di Dio Onnipotente, non per opera d’uomo ma per opera dello Spirito Santo di Dio. Un mistero.
In questo canto la Vergine Maria vede Dio nella sua bellezza e ciò che sta operando in Lei e lo dice.
Per questo Dio deve essere magnificato, esaltato, celebrato, osannato, cantato.
Egli è tutto e da lui ogni cosa per grazia, per creazione, per rigenerazione, per santificazione, per elevazione, per amore, misericordia, pietà, compassione, giustizia. Non è la Vergine Maria che fa grande il Signore. Egli è grande, è il Grande per se stesso e da se stesso.
La Vergine Maria riconosce e proclama la grandezza di Dio, la loda e la esalta, la benedice e la celebra. Ella vede Dio non come lo vediamo noi con il cuore impastato di peccato. Oggi è questa la tragedia che ci sta sommergendo tutti: vedere Dio, cantarlo, descriverlo, parlare di Lui, studiarlo, insegnarlo, predicarlo, testimoniarlo, profetizzarlo, scriverlo, dipingerlo, ma sempre con questo cuore immondo, impuro. Al tempo di Gesù, maestri di Dio, erano scribi e farisei. Ma qual era il risultato del loro insegnamento? Avevano ridotto la fede ad una religione immonda e impura, senza Dio, atea, perché impuro e immondo era il loro cuore.
Riflettiamo insieme…
Una verità dobbiamo comprendere: il Signore non giustifica il nostro peccato. Ci usa misericordia però non dobbiamo imporgli i nostri schemi, quelli con cui noi siamo abituati ad agire. Le parole devono corrispondere alla nostra vita. Maria è creta modellata bene dallo Spirito Santo e il Signore può lavorare in Lei ed attraverso di Lei. Vita, pensieri, azioni in Maria sono secondo Dio. Vita, pensieri, azioni in me, invece, secondo chi sono?
Preghiamo insieme…
L’anima mia magnifica il Signore, lo loda, lo esalta, lo benedice perché grande è il suo amore, la sua misericordia per me.
Non sempre, Signore, i miei pensieri sono santi; non sempre la mia vita è nella tua grazia. Abbi tanta pazienza con me, attendimi e tendimi la tua mano.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, tu che hai visto nella tua vita l’opera del Signore aiutami e intercedi per me perché il Signore faccia della mia vita un vero capolavoro di salvezza. Amen.
Preghiera a Maria di Giovanni Paolo II
O Madre Santa, Figlia dell’Altissimo,
Vergine Madre del Salvatore e Madre nostra,
volgi il tuo tenero sguardo sulla Chiesa
che il tuo Figlio ha piantato sul suolo d’Asia.
Siile guida e modello, mentre continua la missione
di amore e di servizio del Figlio tuo in Asia.
Tu hai accettato pienamente e liberamente
l’invito del Padre ad essere Madre di Dio;
insegnaci a svuotare
il cuore da tutto ciò che non è di Dio,
sì da essere riempiti anche noi
di Spirito Santo dall’alto.
Tu hai contemplato i misteri della volontà di Dio
nel silenzio del tuo cuore;
aiutaci nel cammino di discernere
i segni della potente mano di Dio.
Tu ti sei prontamente recata a visitare Elisabetta
per aiutarla nei giorni dell’attesa;
ottieni per noi lo stesso spirito zelante e servizievole
nel compito dell’evangelizzazione.
Tu hai levato la voce
per cantare le lodi del Signore;
guidaci nel gioioso annuncio della fede
in Cristo Salvatore.
Tu hai avuto compassione
di quanti erano nel bisogno
ed hai implorato a loro nome il Figlio tuo;
insegnaci a non temere di parlare
del mondo a Gesù
e di Gesù al mondo.
Tu eri ai piedi della Croce,
quando tuo Figlio esalò l’ultimo respiro;
sii al nostro fianco mentre cerchiamo di essere uniti
nello spirito e nel servizio con quanti soffrono.
Tu hai pregato con i discepoli nel Cenacolo;
aiutaci ad attendere il dono dello Spirito,
per andare ovunque Egli ci conduce.
Proteggi la Chiesa da ogni potere che la minaccia.
Aiutala ad essere immagine vera
della Trinità Santissima.
Prega affinché,
mediante il servizio reso con amore dalla Chiesa,
tutti i popoli dell’Asia possano giungere a conoscere
il Figlio tuo Gesù Cristo,
unico Salvatore del mondo,
ed assaporare così la gioia della vita
nella sua pienezza.
O Maria, Madre della nuova creazione
e Madre dell’Asia
prega per noi, figli tuoi, ora e sempre. AMEN
Don Francesco Cristofaro