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Ausmerzen, vite indegne di essere vissute, di Marco Paolini, è il libro che tratteremo oggi, nella Giornata della Memoria.
Molti si chiedono se questa “ricorrenza” sia ipocrita, inutile o necessaria. Altri approfittano del 27 Gennaio per creare eventi. Io non sto qui a dirvi cosa sia successo, perché tutti lo sappiamo.
Sono qui a consigliarvi una lettura, un semplice libro, da leggere quando si vuole, ma che inevitabilmente richiede un po’ di riflessione in più. Non basta ricordare, ma bisogna riflettere e aiutare gli altri a farlo. Guardarsi indietro per rendersi conto come l’uomo possa, senza i freni della moralità e della coscienza, essere peggio delle bestie. Guardarsi indietro per comprendere non come la storia sia andata, ma che questa la facciamo noi. Noi siamo chiamati in causa ogni giorno, nel nostro piccolo. Noi possiamo fare la differenza, nel bene e nel male.
Ecco perché oggi vi propongo Ausmerzen.[MORE]
Il testo parla dello sterminio di massa conosciuto col nome di Aktion T4, durante il quale ad essere sterminati non sono stati ebrei, zingari, omosessuali, antinazisti, no.
Sono stati circa trecentomila umani catalogati come “vite indegne di essere vissute”. Parliamo di disabili, anche tedeschi, e di bambini.
Il progetto, messo in atto in alcune “cliniche” psichiatriche tedesche, è iniziato prima delle leggi razziali ed è continuato anche dopo la fine della guerra. Cosa prevedeva? Ogni disabile veniva lasciato morire di fame, grazie a una dieta senza grassi che portava a una morte certa dopo qualche decina di giorni, o ucciso con delle iniezioni. Prevedeva anche esperimenti medici. Infatti i bambini venivano soprattutto utilizzati come “cavie” da laboratorio, per testare nuovi vaccini o altro.
Chi non diventava utile alla scienza medica veniva soppresso, come scritto sopra, e cremato. Altrimenti “gasato”. Non è una novità che gli ebrei venivano chiusi nelle docce nei campi di concentramento, e qui gasati. Beh, forse sarà una novità sapere che questo metodo è stato conosciuto e perfezionato grazie all’Aktion T4.
Bambini rinchiusi in questi ospedali dai propri genitori che credevano fossero curati, assistiti.
Il libro presenta vari documenti, anche tratti dagli atti del secondo giorno del processo di Norimberga, giorno dedicati alle accuse ai medici nazisti. Documenti storici, reperti medici, teorie eugenetiche sono i temi intorno ai quali l’autore medita ed invita il lettore a porsi delle domande.
Come ci saremmo comportati noi in quell’epoca, quando le leggi razziali erano considerate “normali” e giuste? Avremmo lottato per la dignità della persona o ci saremmo voltati dall’altra parte?
Una cosa è certa. Gli esperimenti di eugenetica allarmavano anche Hitler. Infatti il progetto non venne mai legato al Reich. Si crearono degli istituti, degli organi fantasma, finché non sarebbe scoppiata la guerra, perché solo le bombe, le urla di dolore, avrebbero coperto le grida di chi chiedeva giustizia, di chi chiedeva dignità.
Invito tutti a leggerlo, soprattutto agli studenti. I libri sono un bel mezzo per apprendere la storia oltre i manuali scolastici. Anche per farci appassionare a questioni che ci sembrano lontane, ma che potrebbero ripetersi.
“Cos’è la memoria? Un esercizio faticoso che però mette in relazione qualcosa che tu fai con qualcosa che riguarda altri. Lorenz non lo puoi buttare via, ma per prendere quello che ti serve non ti basta tutta la scienza. Per farsi una coscienza tocca studiare almeno altrettanto che per farsi una scienza.”