Attentato Parigi, Corano e manifesti pro Califfato nell'auto del killer. ISIS: "Arriverà di peggio"
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PARIGI, 22 APRILE - Dopo l’attacco a Parigi, l'Isis minaccia ancora la Francia: "Quello che verrà sarà peggio". Intanto vengono resi noti nuovi particolari sull'attentato: funzionari francesi hanno rivelato che l’uomo che ha aperto il fuoco sugli Champs-Elysees, era stato arrestato a febbraio per minacce alla polizia, ma era stato rilasciato per mancanza di prove della sua radicalizzazione. [MORE]
Dal 15 gennaio al 14 febbraio l’attentatore Karim Cheurfi era stato in Algeria ma, aveva detto alla polizia che il suo viaggio era dovuto alla ricerca di una moglie. Cheurfi non era schedato come individuo radicalizzato. Molins ha così smentito le informazioni diffuse ieri : “Nei suoi anni di detenzione, non aveva mai dato segni di radicalizzazione".
Il procuratore della Repubblica, Francois Molins, ha detto in conferenza stampa che il poliziotto rimasto ucciso, è stato colpito dal terrorista Karim Cheurfi con due colpi di kalashnikov alla testa. Gli altri due
L'Isis continua a incitare i suoi “soldati” contro la Francia, vantando la tempistica dell'attacco a Parigi viste le imminenti elezioni e minacciando scrivendo: "quello che verrà sarà peggio".
Intanto, dopo le prime perquisizioni, sono stati trovati un Corano, fogli inneggianti all'Isis e diverse armi nell'auto dell’attentatore.
La Le Pen ha chiesto al governo di reintegrare immediatamente le frontiere francesi ed espellere tutti gli individui segnalati con la "fiche s" cioè i presunti radicalizzati che sono monitorati dai servizi segreti, e dichiara: "Siamo in guerra contro un mostruoso totalitarismo ". Le risponde il premier Bernard Cazeneuve, che ha accusato la candidata del Front National di strumentalizzare senza vergogna la paura per fini elettorali.
Maria Minichino
(fonte immagine repubblica.it)