Attentato al Bardo di Tunisi: il giorno della strage Touil era in Italia
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MILANO, 21 MAGGIO 2015 - Abdel Majid Touil, il marocchino 22enne arrestato nel Milanese per il presunto coinvolgimento nell’attentato al Museo del Bardo di Tunisi del 18 marzo scorso, il giorno della strage in cui hanno perso la vita 24 persone, tra cui anche 4 italiani, si sarebbe trovato in Italia, Paese da cui non si sarebbe mai allontanato - sostengono i familiari - dopo l’arrivo (a bordo di un barcone) avvenuto il 17 febbraio scorso.[MORE]
Dalle indagini della Procura di Milano, in base ai registri di classe della scuola dove seguiva i corsi d’italiano - l'istituto R. Franceschi di Trezzano sul Naviglio (Milano) - e alle testimonianze di alcuni docenti, emerge che il giovane era presente in aula sia il 16 che il 19 marzo scorso. «Le lezioni che frequentava Touil si tengono il lunedì e il giovedì, mentre il giorno dell'attentato al Bardo a Tunisi, il 18 marzo, era un mercoledì», ha spiegato il sindaco di Trezzano sul Naviglio Fabio Bottero.
È differente invece la tesi dei magistrati di Tunisi, che contro Abdel Majid Touil hanno emesso un mandato di cattura internazionale, con l’accusa di una serie di reati tra cui l’omicidio volontario e la partecipazione ad attività terroristica internazionale. Dalla ricostruzione diffusa dai media tunisini, il giorno della tragedia il giovane incriminato si sarebbe trovato a Tunisi; non solo, in contatto con la cellula terroristica responsabile dell'attentato, si sarebbe anche diretto verso il Bardo dopo aver incontrato in place Pasteur i due terroristi poi uccisi dalle forze speciali al museo, ovvero Yassine Laabidi e Jabeur Khachnaoui.
Sul caso, «È in corso un’attenta verifica da parte dell’autorità giudiziaria milanese, soprattutto in merito all’alibi fornito», ha precisato questa mattina Franco Roberti, il procuratore nazionale antimafia. Intanto, è programmata per domani, presso la V Corte d’appello di Milano, la prima udienza per la procedura di estradizione.
Domenico Carelli
(Foto: si24.it)