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BERLINO - 20 DICEMBRE. Almeno 12 morti e 48 feriti. Questo è il bilancio della strage compiuta da un camion ieri a Berlino, al mercato di Natale nei pressi della Chiesa del Ricordo.
Dopo l’ultimo episodio di terrorismo in terra europea, registrato a Rouen lo scorso 26 luglio, la violenza di matrice islamica torna a colpire, questa volta nel cuore della Germania, facendo riemergere la “psicosi attentati” che sembrava essersi affievolita negli ultimi mesi.
Il modus operandi degli attentatori ricalca la strage di Nizza del 14 luglio. Infatti i due esecutori, uno di origine afghana o pakistana e l’altro – morto probabilmente all’impatto – di nazionalità polacca, hanno invaso un marciapiede schiantandosi con un autocarro contro la folla di persone che stavano passeggiando, come da tradizione, nel mercato di Natale della capitale tedesca abbattendosi, ancora una volta, su un evento caratterizzante della cultura occidentale, nonché in prossimità della festa cristiana per eccellenza.
Parole di cordoglio e vicinanza non sono mancate dai rappresentanti delle istituzioni italiane. In primis dal Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, che alle 23.00 di ieri sera, tramite Twitter, ha espresso "dolore per la strage di Natale a Berlino. Vicinanza ad Angela Merkel ed a tutto il popolo tedesco".
Sulla stessa linea le parole della Presidente della Camera, Laura Boldrini - “Orrore e sgomento per la strage Boldrini, sono vicina ai familiari delle vittime e a tutti i tedeschi” – e dell’ex Premier Matteo Renzi, che in un post di Facebook ha scritto: “Le nostre lacrime e il nostro cuore con i fratelli tedeschi e con Berlino”.
Anche in questo caso, tuttavia, non vi è uniformità di giudizio nel terreno dello scontro politico. Alcuni esponenti del centrodestra italiano, infatti, non hanno perso occasione per ribadire la loro contrarietà alle politiche sull’immigrazione e sull’accoglienza dell’Unione Europea di questi ultimi anni. Il Segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, ha commentato così, ancora sui social network, l’ultimo episodio terroristico: “Terrore a Berlino, 12 morti e 50 feriti ai mercatini di Natale. Chi mai sarà stato...??? Le preghiere non bastano più, occorre reagire con la forza.” Ancora più dure le parole di Giorgia Meloni, che ha rincarato la dose aggiungendo: “Nuove vittime innocenti che si aggiungono alle altre centinaia massacrate in altre città europee mentre assistevano a un concerto, mangiavano al ristorante o guardavano i fuochi d'artificio. Ma niente paura, ci pensavo i nostri governanti, ci dicono che la strada non è contestare l'accoglienza incontrollata e l'islamizzazione dell'Europa. E allora prendiamoci per mano e cantiamo tutti insieme "Imagine" di John Lennon. Il male, come d'incanto, scomparirà.”
Le istituzioni tedesche mostrano ancora cautela sia per quanto riguarda gli attentatori sia per quanto riguarda la dinamica dell’azione terrorista.
La Cancelliera Angela Merkel in una dichiarazione ufficiale ha affermato:” Questo è un giorno molto duro. Dobbiamo desumere che si tratti di un attentato terroristico”. Anche il Ministro dell’Interno tedesco, Thomas de Maizière, di fronte alle telecamere di Ard ha sostenuto cautamente: “Al momento non voglio usare la parola attentato anche se molti indizi lo indicano".
La Bild, uno dei principali quotidiani tedeschi, ha scritto che il secondo presunto responsabile sarebbe un pachistano 23enne. Da quello che emerge il giovane pachistano, dopo la strage, avrebbe abbandonato il camion fuggendo in direzione est. È stato però riconosciuto e inseguito da alcuni testimoni che hanno avvertito la polizia. L'uomo ha attraversato il Tiergarten, un parco al centro di Berlino, ed è stato poi acciuffato dalla polizia a circa un chilometro di distanza dal luogo dell’attentato.
Anche se non vi è ufficialità sembra che l’Isis, intanto, abbia già rivendicato l’azione. Secondo l’intelligence irachena, infatti, ci sarebbero dei messaggi jihadisti online volti a “mettere il cappello” sull’attentato.[MORE]
Carlo Giontella
Immagine da Repubblica.it