Attacchi informatici negli Stati Uniti: CIA prepara attacchi contro il Cremlino

domenica 16 ottobre, 2016

WASHINGTON, 16 Ottobre - Prove di una Guerra Fredda 2.0, come titola il New York Post, o peggio di una guerra vera e propria. Lo scontro tra Stati Uniti e Federazione Russa è diventato muscolare, sempre più negli ultimi mesi. Gli scenari da fantascienza hanno disegnato spesso questioni simili come casus belli per sconti tra le due superpotenze mondiali. Tornando nella realtà, NBC News ha rivelato che la CIA starebbe preparando una controffensiva senza termini di paragone contro la Russia, rea di aver interferito con la campagna elettorale statunitense. L'ordine sarebbe partito da Barack Obama stesso.

Centinaia di esperti informatici con un budget da centinaia di milioni di dollari. Una colossale operazione di ritorsione nei confronti di Vladimir Putin e della Russia. Questo l'obiettivo dell'operazione statunitense. Un cyber attacco "senza precedenti". Il piano dell'agenzia di intelligence statunitense sarebbe già in fase avanzata, il cui messaggio per Mosca è piuttosto chiaro: "Stare fuori dagli affari statunitensi". Per fare questo, ripetuti e mirati attacchi personali a tutte le principali personalità di governo, alla ricerca di "materiali imbarazzanti" ma soprattutto rendere pubbliche le tattiche del presidente russo. Proprio su Putin, secondo alcuni veterani dell'agenzia, la CIA avrebbe già risme di documenti.

"Stiamo mandando un messaggio a Putin" questa la risposta del vicepresidente John Biden a "Meet the Press, un programma, sempre della NBC, dove i politici e personalità di spicco dell'apparato pubblico vengono intervistati dai giornalisti. E non sono mancate le critiche alle parole di Biden stesso: Edward Swonden, gola profonda della NSA, ha dichiarato: "Credo che nessuno abbia spiegato a Biden cosa realmente significhi Operazioni sotto copertura". Anche Wikileaks ridicolizza l'operazione, sottolineando come: "Se l'operazione fosse stata seria: 1. Non sarebbe stata annunciata 2. Sarebbe stata diretta dalla NSA e non dalla CIA".

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La reazione russa non si è fatta attendere, e Dimitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha immediatamente risposto a Biden affermando che tutte le precauzioni necessarie per la salvaguardia degli interessi nazionali a seguito di una "imprevedibilità ed aggressività degli Stati Uniti" saranno prese dal Cremlino. "Le minacce dirette contro Mosca e la leadership del nostro Stato sono senza precedenti, perché sono espresse a livello del vice presidente degli Stati Uniti" conclude Peskov. Iuri Ushakov, consigliere del Cremlino, afferma che, in caso di un attacco statunitense, la Russia è pronta al contrattacco: "Certamente, lo faremo. Questo è già al limite della villania".

Più forti i torni di Andrei Krutskikh, rappresentante speciale del Cremlino per la cooperazione internazionale sulla sicurezza informatica, che avverte Washington: "Stanno giocando con il fuoco". Intervistato dall'agenzia Interfax, Krutskikh continua: "Nessuna azione contro la Russia rimarrà impunita. Invece di cercare una distensione e tentare di raggiungere un accordo stanno cercando di spaventarci. Lo trovo sfacciato, rozzo e stupido".

Secondo James Stavridis, ammiraglio USA in pensione, il percorso più adatto per un attacco del genere partirebbe dall'abbattimento del sistema di censura che la Russia ha installato sui suoi accessi alla Rete. Secondo importante passo è mostrare i benefici e moventi economici che stanno spingendo Putin e i suoi guadagni da essi. "E 'ben noto che c'è grande quantità di denaro offshore spostato al di fuori della Russia dagli oligarchi. Sarebbe molto imbarazzante se fosse rivelato e sarebbe una risposta proporzionale a quello che abbiamo visto". Sarebbero, in ogni caso, al vaglio azioni più pacate e diplomatiche, come le tradizionali sanzioni nei confronti della Russia.

Leonardo Cristiano

immagine da: ft.com

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