AssoTutela: "Si agli ospedali senza pistole e con più risparmi"
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12 LUGLIO 2013 - “Hanno l’esclusivo compito di controllare il patrimonio di Asl e ospedali e non sono minimamente autorizzati all’uso delle armi - per regolamento - che quindi servono da mero deterrente, però le aziende da anni spendono cifre elevatissime per pagare gli istituti di vigilanza presenti in nosocomi e ambulatori”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato, plaudendo alla proposta avanzata dal vice presidente della commissione Sanità regionale Antonello Aurigemma, che ha lanciato l’idea di sostituire la vigilanza armata, che ha costi più elevati, a quella non dotata di pistole.
“Di fatto le guardie giurate – continua Maritato – sono spesso adibite a servizi di controllo degli accessi in ospedale, di tutela del patrimonio di servizi e uffici, di sorveglianza e mantenimento dell’ordine all’interno dei reparti di emergenza e pronto soccorso, il tutto senza che ci sia una reale necessità di detenere pistole e armi varie che, specie in un ospedale non offrono una immagine tranquillizzante”. Di fatto, gli istituti di vigilanza, sono dotati dei cosiddetti “service”, una sorta di pattuglie prive di mezzi di difesa, che assolvono comunque ai compiti istituzionali.
“Dovendo applicare una politica di risparmi – conclude il presidente – non vedo perché non si debba andare a incidere su servizi che in realtà appaiono superflui e per i quali, negli anni, si è constatato che il corretto impiego non richiede certo l’uso delle armi”.
(notizia segnalata da Ufficio Stampa AssoTutela) [MORE]