Assenteismo: Codacons, licenziare ecco i "furbetti del cartellino"
Cronaca Calabria

Assenteismo: Codacons, licenziare ecco i "furbetti del cartellino"

mercoledì 6 luglio, 2016

REFGGIO CALABRIA - "Se saranno accertati gli illeciti ipotizzati dalla Procura di Palmi, i furbetti del cartellino dovranno risarcire i cittadini per i danni loro arrecati". Lo afferma il Codacons, intervenendo sul caso dei 24 dipendenti comunali di Oppido Mamertina, Taurianova, Varapodio, Palmi e Terranova Sappo Minulio, coinvolti nell'inchiesta per assenteismo sul lavoro. "Si tratta di reati che, se confermati, avrebbero ripercussioni dirette per gli utenti - spiega il Presidente Carlo Rienzi - Il danno per i cittadini e' duplice: da un lato - spiega - i servizi resi dagli enti pubblici dove lavoravano i 24 dipendenti hanno subito un peggioramento a causa dell'assenza ingiustificata dei lavoratori dagli uffici, dall'altro vi e' uno spreco di soldi pubblici, in quanto i dipendenti infedeli percepiscono stipendi senza lavorare". [MORE]

Iil Codacons, che si costituira' parte offesa nel procedimento, chiede il licenziamento immediato dei "furbetti del cartellino" e l'avvio di azioni di recupero delle retribuzioni percepite negli anni dai dipendenti disonesti, soldi "che dovranno rientrare nelle disponibilita' della collettivita'".

Concorso in false attestazioni, con modalita' fraudolenta, della presenza in servizio e truffa aggravata e continuata in danno dell'ente pubblico d'appartenenza. Sulla base di queste accuse, stamane, i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno proceduto all'esecuzione di misure cautelari, emesse dal GIP presso il Tribunale di Palmi, nei confronti di 24 dipendenti del Comune di Oppido Mamertina (Rc), 4 dei quali destinatari di ordini di custodia cautelare con l'applicazione della misura degli arresti domiciliari e gli altri 20 dell'obbligo della presentazione alla polizia giudiziaria. Sono tutti accusati, a vario titolo, di assenteismo.

L'operazione, denominata "Badge express", coordinata dalla Procura della Repubblica di Palmi, e' scaturita da un'attivita' di controllo iniziata nel mese di novembre del 2015, quando militari dell'Arma della Stazione di Oppido Mamertina rilevarono che alcuni dipendenti del Comune, nella fascia oraria in cui avrebbero dovuto trovarsi in servizio, si allontanavano dal luogo di lavoro e furono notati in diverse zone della cittadina. I successivi controlli operati dai Carabinieri della locale Stazione avrebbero avvalorato l'esistenza di quello che gli inquirenti hanno definito "un allarmante fenomeno di assenteismo", che si manifestava in maniera piu' accentuata in particolare nella giornata del martedi' quando si tiene in citta' il mercato settimanale.

Sotto il i coordinamento, della Procura, per documentare il fenomeno, fu installato un sistema di videosorveglianza al fine di monitorare la macchinetta marcatempo e gli ingressi del palazzo comunale. Le videoriprese, protrattesi per circa tre mesi, hanno consentito di individuare e ricostruire un fenomeno di malcostume messo in atto, secondo la Procura, con modalita' estremamente disinvolte per eludere l'adempimento dei doveri derivanti dal rapporto di lavoro dipendente. Sarebbe emerso, in particolare, l'utilizzo improprio da parte di alcuni dipendenti comunali dei badge per il rilevamento delle presenze lavorative, al fine di lasciare gli uffici comunali senza che tali assenze venissero attestate dalla timbratura del badge, da un permesso o da autorizzazioni dei dirigenti comunali. Secondo quanto emerso, molti degli indagati si assentavano sistematicamente dal luogo di lavoro, facendo attestare da colleghi compiacenti la loro presenza in ufficio grazie alla timbratura del cartellino segna tempo.

I Carabinieri hanno documentato spostamenti, entrate, uscite dei dipendenti comunali e, con appositi servizi di osservazione e pedinamento, le attivita' svolte durante l'orario di servizio al di fuori dell'ufficio. Dall'inchiesta sarebbe emerso l'allontanamento pressoche' quotidiano dagli uffici di dipendenti che si aggiravano tra i negozi, facevano la spesa al mercato, erano impegnati in attivita' di pulizia domestica o si intrattenevano con conoscenti ed amici per le piazze e strade cittadine.Gli inquirenti hanno acquisito ed esaminato tutta la documentazione relativa ai dipendenti comunali: elenco delle timbrature, fogli firma, certificati di malattia, permessi ed ogni altro documento utile a verificare la posizione lavorativa di ogni singolo dipendente, confrontandola con le risultanze investigative acquisite. (Agi)


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