Politica
Asse Orban-Salvini, vertice a Milano. Il vicepremier: "Svolta storica per l'Europa"
MILANO, 29 AGOSTO - È la volontà di “cambiare questa Unione” a cementare l’asse Salvini-Orban, ieri insieme in prefettura a Milano, nel primo di numerosi incontri che – dicono i due leader politici – si susseguiranno in futuro. “Siamo vicini a una svolta storica per il futuro dell'Europa”, ha detto Orban, che ha poi tenuto a ricordare: “Quando tutti al Parlamento europeo mi attaccavano, Salvini mi difese. Io non dimentico e lo ringrazio". [MORE]
Orban ha sottolineato la volontà di approfondire la conoscenza personale del vicepremier italiano, definendolo “il mio eroe”. “È un mio compagno di destino – ha aggiunto – e sono molto curioso di conoscere la sua personalità. Sono un suo grande estimatore e ho alcune esperienze che forse potrei condividere con lui”.
La ragione principale dell’incontro di ieri rimane però una: la sfida al Partito Socialista Europeo, con l’obiettivo di cambiare la fisionomia dell’Unione. E così, Salvini esalta il modello ungherese: “In Ungheria la disoccupazione è sotto il 5%, la Flat Tax per le imprese è al 9% e per le persone al 15%, l’immigrazione è sotto controllo e l’economia cresce del 4%".
Il nemico individuato di questo nuovo, apparente asse italo-ungherese è Emmanuel Macron: “Sull’immigrazione chiediamo collaborazione ai grandi Paesi di confine con noi come la Francia – ha affermato il segretario della Lega – ma Macron passa il suo tempo a dare lezioni a governi stranieri ed è il primo a dover mostrare sensibilità e solidarietà riaprendo il confine di Ventimiglia: può farlo anche domattina”.
Ieri, intanto, la Milano a favore dell'accoglienza e dell'integrazione si è riunita in piazza San Babila per la manifestazione di protesta “Europa senza muri”. Al corteo hanno aderito anche alcuni partiti politici (tra gli altri, Pd, LeU e Possibile), l’Anpi, i sindacati (a partire dalla Cgil), centri sociali e collettivi studenteschi. In piazza erano presenti anche i ragazzi della “St Ambroeus Fc”, la prima squadra composta da rifugiati iscritta alla Figc, che metterà in scena un allenamento per opporsi alla riapertura dell'ex Cie di via Corelli.
Claudio Canzone
Fonte foto: gds.it