ASP: Mancuso, cittadini potranno rivolgere al polo più vicino e strutture sanitarie che preferiscono
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CATANZARO, 17 GENN. 2011 - “Il consigliere provinciale Riccardo Bruno ha ragione perché non abbiamo spiegato il modello organizzativo dei distretti”. E’ quanto afferma il Commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, dr. prof. Gerardo Mancuso, replicando al consigliere provinciale Riccardo Bruno che ha espresso nei giorni scorsi la sua preoccupazione per i presunti disagi che i cittadini di alcuni centri dovranno, a suo dire, affrontare a causa della riduzione numerica dei distretti sanitari e della conseguente nuova distribuzione del territorio di loro competenza.[MORE]
“Abbiamo ridotto il numero dei distretti da cinque a tre - dice Mancuso - e li abbiamo disegnati sulla base del numero di abitanti, circa 110 mila, che appartengono a ciascun distretto, distribuendo gli ambiti sotto il profilo amministrativo e non sanitario”.
“L’art. 2 dell’Atto funzionale dell’Azienda - spiega il Commissario straordinario - stabilisce che il territorio di competenza dell’ASP coincide con l’ambito territoriale della provincia di Catanzaro. Ciò significa - prosegue Mancuso - che gli steccati dei distretti sono stati formalmente superati con l’informatizzazione, per cui i cittadini troveranno al polo più vicino uno sportello che erogherà tutte le prestazioni amministrative, mentre l’assistenza sanitaria potrà essere erogata dove preferisce l’utente, il quale non subirà alcuna penalizzazione dal modello di organizzazione che rimane una questione interna”.
La direzione generale, alle prese con una serie di attività e impegni, non ha avuto ancora modo di illustrare il funzionamento dei distretti e di questo si scusa, ma comunque lo farà non appena ci sarà la loro riorganizzazione, cosa che avverrà nell’arco di poco tempo.
“Noi - conclude il Commissario Mancuso - cercheremo di portare a domicilio moltissime attività sanitarie per evitare al cittadino di spostarsi inutilmente, vogliamo cioè implementare il territorio, un obiettivo che ha una valenza molto importante come, ad esempio, nel caso dell’UCP (unità di cure primarie), che è un dipartimento creato per la prima volta in Calabria e uno dei pochi in Italia, che gestirà gran parte della salute domiciliare”.
Gabriella Ruffo e Pasquale Natrella
Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro