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COSENZA, 20 MARZO 2014 - Continua la battaglia della Misericordia di Diamante per il rispetto dei propri diritti, spesso calpestati da quegli stessi organi ed uffici che dovrebbero tutelarli e garantirli. All’orizzonte si ventilano nuove denunce per la dott.ssa Bernaudo dopo le denunce già precedentemente proposte a carico della direttrice del distretto Tirreno dell’ASP di Cosenza per la cattiva gestione nell’affidamento del servizio dializzati immotivatamente sottratto all’associazione di Diamante per essere affidato ad altre associazioni.
In tale precedente occasione il servizio era stato riaffidato alla Misericordia di Diamante dopo il ricorso presentato dall’associazione alla direzione generale dell’ASP di Cosenza vista la presenza di anomalie nelle procedure contestate. La vicenda, ora, va assumendo altra connotazione negativa in considerazione della circostanza che numerose delle richieste di rimborso, proposte dall’associazione per i servizi prestati, risultano non essere state evase dagli uffici amministrativi del distretto; pare, infatti, che gli uffici amministrativi centrali dell’azienda sanitaria non conoscano le motivazioni di tale omissione che risale al 2013 e che ha bloccato l’erogazione dei rimborsi.
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In una nota diramata dalla Misericordia di Diamante si legge: “Ogni nostra richiesta di rimborso è sempre stata corredata di dettagliata e minuziosa documentazione attestante le modalità del servizio prestato ma, nonostante tutto, ci sono sempre stati intoppi, apparentemente pretestuosi, per la liquidazione degli stessi. Non si comprendono quali siano le motivazioni che risultano essere ostative per la liquidazione di importi che, tralaltro, sono bassi ma che permettono l’erogazione di un servizio indispensabile per pazienti sottoposti a trattamento emodialitico. Provvederemo a proporre gli opportuni atti legali alle competenti autorità che possano, anche per questo ulteriore ostacolo frapposto alla nostra attività, chiarire motivazioni e dinamiche che portano il distretto del Tirreno ad adottare un sistema di lavorazione dei nostri rimborsi incomprensibile; chiederemo alla magistratura, inoltre, di voler verificare se tale sistema di rimborso lentissimo o inesistente sia riservato esclusivamente alla Misericordia di Diamante; ciò allo scopo di far emergere eventuali omissioni e responsabilità in capo agli uffici amministrativi del distretto Tirreno e al suo responsabile.”
Notizia segnalata da Congregazione di Misericordia di Diamante