Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
Catanzaro, 8 Marzo 2012 - L’azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro domani provvederà al pagamento delle somme arretrate ai farmacisti, grazie all’invio delle risorse aggiuntive da parte della Regione Calabria, riducendo a soli due mesi il ritardo nella erogazione delle somme dovute.
“Noi – afferma il Direttore generale dell’Asp di Catanzaro, Dott. Prof. Gerardo Mancuso –abbiamo mantenuto una linea di coerenza nel rispetto dell’accordo preso tra Regione ASP e Federfarma, relativo al fatto che non appena la Regione avrebbe mandato le risorse aggiuntive, immediatamente si sarebbe provveduto al pagamento degli arretrati”.
Mancuso poi spiega: “Questo vincolo è dovuto all’insufficienza del flusso finanziario mensile che la Regione trasferisce all’Azienda. Soldi con i quali paghiamo gli stipendi, l’Iva, l’Enpam, i fornitori, le cliniche private e anche i farmacisti. Somme che hanno bisogno di essere integrate con risorse aggiuntive per pagare gli arretrati e solo quando queste arrivano l’Azienda può ottemperare agli impegni nei confronti dei soggetti creditori, sia che essi siano farmacisti, cliniche private o fornitori, senza privilegi per nessuno”.
Il vero problema è che ereditiamo dal passato una situazione davvero difficile. Quando ne ho assunto la responsabilità, questa Azienda aveva 220 milioni di arretrato e un debito annuale di circa 69 milioni. In soli 18 mesi di azione governativa abbiamo ridimensionato la spesa corrente e abbiamo chiuso il 2011 con un deficit di 13 milioni e mezzo di euro, a fronte dei 69 milioni del passato. [MORE]
Tutto questo tagliando gli sprechi senza ridurre i servizi, anzi in taluni casi migliorandoli, anche se ancora molto bisogna fare. Inoltre per il 2012 puntiamo al pareggio di bilancio: una condizione necessaria per non ritrovarsi in situazioni debitorie, che indirettamente e ingiustamente, penalizzano proprio chi ha più bisogno, come quando ad esempio la protesta dei farmacisti si è tradotta nella sospensione dei servizi di prenotazione delle visite specialistiche e nello stop alla distribuzione dei medicinali occorrenti ai malati per proseguire il ciclo terapeutico dopo le dimissioni dall’ospedale”. Si chiude quindi positivamente la vicenda con i farmacisti, augurandoci, nell’interesse dei cittadini, che lo sciopero delle farmacie, deciso dalla Federfarma a partire dal 19 marzo, possa essere revocato e sia ripristinata la normalità dei servizi.