ASP Catanzaro: evento formativo a Lamezia Terme sul carcinoma vescicale
Salute Calabria

ASP Catanzaro: evento formativo a Lamezia Terme sul carcinoma vescicale

giovedì 11 luglio, 2013

LAMEZIA TERME, 11 LUGLIO 2013 - E’ rivolto ai medici con specializzazione in Urologia e Chirurgia il corso interattivo di aggiornamento tecnico pratico in sala operatoria “One Day PDD Calabria: nuove frontiere per la diagnosi e la terapia chirurgica del carcinoma vescicale non-muscolo invasivo”, che si terrà a Lamezia Terme venerdì 12 luglio, nel presidio ospedaliero "Giovanni Paolo II".
L’evento, accreditato ECM (9,8), è stato organizzato dall’unità operativa Formazione e Qualità dell’Asp di Catanzaro, diretta dalla dott.ssa Clementina Fittante, in collaborazione con il dott. Carmelo Zoccali, Direttore dell’Unità operativa complessa di Urologia e responsabile del corso, con l’obiettivo di approfondire gli aspetti teorici e pratici di una patologia complessa ed eterogenea come il carcinoma della vescica, che necessita di un trattamento individualizzato sulla base del rischio di recidiva e di progressione.
Il carcinoma vescicale anni sta assumendo negli ultimi anni un ruolo sempre più centrale nella pratica clinica, sia per aumento della sua incidenza, sia per l’elevato carico di morbilità e mortalità che lo accompagna, a dispetto delle innovazioni finora proposte in termini di percorso diagnostico-terapeutico.
Nel 95% dei casi si tratta di tumori a cellule di transizione che originano dall’urotelio cioè dall’epitelio che riveste le vie urinarie.
Spiega il dott. Zoccali che “nel 70-80% dei casi il tumore della vescica alla prima diagnosi non ha ancora interessato gli strati muscolari della vescica limitandosi alla mucosa.
Molte di queste lesioni tumorali hanno però un grado di rischio medio-alto con probabilità di recidiva a 5 anni del 60-70%.
In particolare i tumori CIS (carcinoma in situ) sono lesioni tumorali piatte e superficiali, aggressive e potenzialmente molto invasive, ad alto rischio e probabilità di progressione a 5 anni del 50%.
Queste lesioni inoltre sono difficili da identificare con le tecniche standard, comportando quindi in molti casi errori interpretativi alla diagnosi”.
La giornata formativa offrirà l’opportunità di valutare l’efficacia delle diverse metodiche utilizzate per identificare queste lesioni tumorali al fine di limitare errori interpretativi alla diagnosi e poter intervenire efficacemente. Sarà, inoltre, considerato anche il rapporto costi/benefici derivante dall’adozione di talune tecniche diagnostiche e terapeutiche, che annualmente possono consentire un minor numero di procedure effettuate e quindi un risparmio per il sistema sanitario. [MORE]
 


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