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ISLAMABAD (PAKISTAN), 4 NOVEMBRE 2014 – Un fatto quanto mai tragico quello avvenuto questa mattina nella provincia del Punjab: una coppia di coniugi cristiani è stata gettata dentro a una fornace preposta alla cottura di mattoni e arsa viva. Il motivo di questo gesto sarebbe una presunta accusa di blasfemia per aver bruciato delle pagine del Corano.
Stando a quanto riporta Sardar Mushtaq Gill, l’avvocato della coppia, qualche giorno fa un uomo avrebbe visto Shama gettare nel fuoco alcuni frammenti del testo sacro: in realtà la donna era intenta a ripulire la casa del suocero, da poco defunto, e a sbarazzarsi di alcune vecchie carte. Ma non è così che i musulmani del luogo hanno visto la situazione: dopo essere accorsi in tremila, almeno stando a quanto riporta il giornale Pakistan Today, la folla inferocita ha rinchiuso e sequestrato la coppia per due interi giorni all’interno della fabbrica di argilla in cui i coniugi lavoravano. Questa mattina i due sono stati spinti nel forno, dove hanno trovato la morte. Secondo un’altra fonte, ossia quella del capo della polizia locale, Shahzad e Shama sarebbero invece prima stati picchiati a sangue, e poi gettati nella fornace. [MORE]
“È una vera tragedia, è un atto barbarico e disumano. Il mondo intero deve condannare fermamente questo episodio che dimostra come sia aumentata in Pakistan l'insicurezza tra i cristiani. Basta un’accusa per essere vittime di esecuzioni extragiudiziali. Vedremo se qualcuno sarà punito per questo omicidio”, così si è espresso l’avvocato. Per il momento, ad essere arrestate sono state 35 persone.
A rendere ancora più drammatica la vicenda c’è il fatto che Shama, di appena 24 anni e Shahzad, di 26, lasciano orfani tre bambini. La donna era in attesa del quarto.
(foto: ru.gde-fon.com)
Sara Svolacchia