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PALERMO, 11 MARZO 2014 – E’ previsto per oggi l’ultimo voto, quello che eliminerà le Province in Sicilia, lasciando il posto ai Liberi consorzi e alle città metropolitane di Palermo, Catania e Messina. Ormai, infatti, l’Assemblea siciliana ha approvato tutte le norme del disegno di legge, ed oggi pomeriggio è previsto il voto finale. Questo sarà il primo adempimento nella riunione di questa giornata, in cui sono posti all’ordine del giorno ben quindici punti.[MORE]
Il governatore della Sicilia Rosario Crocetta, spera che oggi la riforma venga approvata, e intanto annuncia che dopo il voto definitivo sulle Province, si potrà cominciare a discutere di rimpasto. Sull’azzeramento dell’esecutivo proposto dal Pd, però, Crocetta nel fine settimana ha affermato: “Mi spieghino il perchè, visto che noi abbiamo lavorato benissimo. Non si può chiedere l’azzeramento. Si deve capire quanto bene abbiamo lavorato. Partire da zero non mi sembra corretto e non lo faremo”.
Prossima riforma da approvare, sottolinea il governatore, sarà poi quella sulla semplificazione amministrativa: “È chiaro che la burocrazia uccide lo sviluppo. Non possiamo avere una burocrazia che dà pareri in modo discrezionale e fa passare anni prima di concedere un’autorizzazione”.
Intanto, in merito al voto decisivo previsto per oggi, Pietro Alongi e Vincenzo Vinciullo, di Ncd, hanno chiesto una riunione urgente al proprio capogruppo Nino D’Asero, per delineare “la posizione del Nuovo Centro Destra, senza indugio alcuno, a partire dalla realtà presente all’Ars”. “Bisogna far chiarezza nell’interesse dei siciliani e dello stesso partito, per evitare danni irreparabili”, concludono Alongi e Vinciullo.
(Foto dal sito misilmeriblog.it)
Katia Portovenero