Arrivano i mostri: la Universal lancia un cofanetto di cult horror in Blu-Ray
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
ROMA, 5 OTTOBRE 2012 - Incuriosisce la location, ma tant’è: l’evento di ieri del Museo Civico di Zoologia di Roma è stato di grande interesse per il mondo dell’home video e per gli appassionati dell’horror d’annata. Si è infatti tenuta la presentazione di Universal Monsters – The essential collection. Per festeggiare le cento primavere, la nota casa di produzione e distribuzione americana ha deciso di riproporre in Blu-Ray una collezione di pellicole che ha saputo dar vita, tra gli anni ’30 e ’50, agli archetipi del filone orrorifico.
Il cofanetto contiene otto film irrinunciabili per i cultori: Dracula, Frankenstein, La mummia, L’uomo invisibile, La moglie di Frankenstein, L’uomo lupo, Il fantasma dell’Opera e Il mostro della Laguna Nera (quest’ultimo anche in versione 3D), tutti rimasterizzati in alta definizione in Blu-Ray disc con un imponente lavoro di settimane e settimane, necessario per pulire le pellicole, migliorare l’audio, stabilizzare l’immagine. [MORE]
Si prospettano corpose e ben curate le sezioni degli extra. Nel caso di Dracula, ad esempio, oltre alla rimasterizzazione, si possono apprezzare le dodici ore di contenuti extra, tra cui la singolare versione spagnola, girata di notte negli stessi set da Tod Browning. La versione iberica è una vera e propria chicca, che si differenzia da quella hollywoddiana per l’accentuazione dell’elemento erotico. Infine, il prezioso cofanetto si completa con un booklet a colori di 48 pagine ed otto cartoline con alcuni shoots delle pellicole.
In occasione della presentazione, la major ha mostrato qualche minuto di Dracula ed un paio di sequenze in 3D de Il mostro della Laguna Nera. La sensazione è che, a dispetto di un lavoro tecnico di indubitabile complessità e livello, l’aggiunta del 3D al secondo titolo possa rovinare l’effetto autenticamente “antiquario” dell’originale. Saranno gli spettatori a decretare fino a che punto l’impiego di tecnologie avanzate sia stato rispettoso dell’identità visiva dei film.
(in foto: un'immagine da Il mostro della Laguna Nera, 1954, di Jack Arnold)
Antonio Maiorino