Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
NAPOLI, 28 PRILE 2015 - Peccato, veramente peccato. Al Bellini lo spettacolo “around” è stato solo per due giorni e chi non ha avuto la fortuna o l’occasione di vederlo si è perso un cast di ballerini bravo, professionale, divertente. Quasi due ore di Hip Hop,di Street dance che diventa manifesto dell’integrazione. [MORE]
Una valigia smarrita in aeroporto, viene rimbalzata in ogni angolo del mondo. Toccando America latina, Africa, sino ad arrivare a New York, girovagando incontra culture, razze, costumi diversi. il suo viaggio è gioioso ma anche ironico e come detto spettacolare.
La crew degli MNAI’S – vincitrice tra l’altro di tre edizioni di seguito dello Street Fighter World Tour - annovera alcune eccellenze riconosciute a livello mondiale nell’ambito dell’hip-hop e non solo. Si tocca il tema dell’integrazione, con la diversità di stili presenti nella Crew multietnica, formata da 7 ballerini e 3 ballerine, la comunicazione è l’ acrobazia della Street dance alla danza classica e contemporanea - confluiscono in un flusso comune di racconto.
C’è Carlos, italiano ma originario del Congo, oggi uno dei ballerini di hip hop più apprezzati nel mondo Simone Panzera, tra i primi quattro ballerini del mondo della disciplina del poppin’; Marco Cristoferi, interprete di breakin’, Xu Ruichi - ballerino cinese italiano di prima generazione, pratica l’hip hop e la new style Imad Kerrachi, uno dei breaker più apprezzati sulla scena internazionale nonostante la giovane età. Mattia Quintavalle che pratica hip hop new style dai sapori caraibico/giamaicani; Enrico Savorani anche lui specializzato nel breaking Lidia Carew: di madre italiana e padre nigeriano che ha perfezionato studi di danza in alcune delle migliori scuole americane dove ha studiato il suo stile modern - contemporaneo.
Jessica Sala, ballerina di modern jazz e specializzata in discipline come voguing e girly style; infine, Beatrice Restelli, l’artista più giovane della compagnia, di formazione classica. l’apporto della tecnologia video digitale di cui si avvale Around, un complesso sistema di proiezioni e cortometraggi dà l’ impressione allo spettatore di essere anche lui trasportato nei paesi toccati da questo giro del mondo in danza. I ragazzi, sono promossi a pieni voti. Il pubblico applaude e alla fine canta sulle note di “The Wall” dei leggendari Pink Floyd. Il teatro è immaginazione ma, spesso la danza e la musica, sono le strade per giungere alla realtà virtuale ancora più velocemente.-
(notizia segnalata da massimo mastrolonardo)