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MILANO, 06 GIUGNO 2013 – Colpo basso di “Re” Giorgio Armani nei confronti della capitale italiana della moda: «Diciamolo: Roma è più pulita di Milano». Uno dei più grandi stilisti italiani e non solo, lo ha dichiarato ieri sera proprio a Roma, da via Condotti, dove si trovava per l’inaugurazione della sua boutique di tre piani, per poi spostarsi – in serata - all’Eur, per una delle sue impeccabili sfilate.
Armani ha prosegui l’affondo aggiungendo che: «la capitale della moda dovrebbe curare con grande attenzione la sua immagine» e ancora: «Mi piacerebbe venire più spesso a Roma, una delle città più belle al mondo, ma non lo faccio perché poi aumenta il mio dispiacere di tornare a Milano e vedere com’è ridotta». [MORE]
In particolare, Re Giorgio lamenta il fatto che: «A Milano i graffiti sono ovunque, sui muri dei palazzi, sui portoni, nulla è risparmiato. Basta andare lungo i Navigli per rendersi conto di quanto siano invasivi», pur salvando l’arte dei writers, lo stilista non giustifica chi imbratta le facciate. E, il suo senso estetico, non gli consente di salvare neanche le scritte al neon «sempre più grandi e vistose», utilizzate come insegne dei negozi o per la pubblicità, puntualizzando che: «Fosse per me toglierei tutto». Tuttavia, quando gli viene chiesto di chi è la responsabilità, Armani risponde : «No, lasciamo stare Giuliano Pisapia. Lui non c’entra».
Immediata la replica del vicesindaco, Ada Lucia De Cesaris, che piccata controbatte: «Conosco Roma, la mia famiglia vive lì, e non credo che verde e arredo urbano possano considerarsi migliori. Con la crisi mancano le risorse, chi può ci dia una mano a fare meglio. Però non confondiamo il lusso con la bellezza: le nostre aiuole sono sobrie perché puntiamo alla fruibilità del verde, alla gestione insieme ai cittadini. Un orto ben organizzato è più bello di un’aiuola sontuosa». In merito ai graffiti, il vicesindaco sostiene: «È un problema serio, ci stiamo impegnando con le cancellazioni e il sindaco partecipa attivamente. Anche noi teniamo all’estetica».
Infine, Armani - che non rinuncia di lanciare una frecciatina anche alla Camera della Moda, dichiarando «Sarò socio solo quando tutti i marchi italiani che sfilano all’estero torneranno a Milano» - annuncia che durante la quattro giorni della moda maschile, che si terrà dal 22 al 25 giugno, ha deciso di mettere a disposizione il suo teatro per la sfilata di un giovane talento: Andrea Pompilio, 40 anni, pesarese che, nel suo curriculum vanta collaborazioni con: Prada, Dell Acqua, Calvin Klein, Yves Saint Laurent e Giambattista Valli. Spiega Armani: «Di stagione in stagione ci saranno ospiti diversi. Servono iniziative incisive, ecco perché ho scelto di far sfilare nel mio teatro di via Bergognone i talenti più promettenti».
(fonte: La Repubblica)
Rosy Merola