Argentina, nessun accordo sul debito: è default

Caterina Portovenero
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Argentina, nessun accordo sul debito: è default
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NEW YORK, 31 LUGLIO 2014 - Fallisce la negoziazione sul debito tra la delegazione argentina e gli obbligazionisti dei titoli non ristrutturati, e la mancanza di un accordo porta l'Argentina nuovamente in default, il secondo in tredici anni.[MORE]

Il tentativo di negoziazione si è svolto a New York, e a rendere noto che la trattativa con gli hedge fund creditori si è conclusa, senza il raggiungimento di un accordo, è stato il ministro dell'economia, Azel Kicillof che ha dichiarato: "I fondi speculativi hanno cercato di imporci qualcosa di illegale. L'Argentina è pronta a impegnarsi al dialogo e alla ricerca del consenso . Ma cerchiamo una soluzione equilibrata, giusta e legale".

Anche Daniel Pollack, nominato mediatore nella disputa, ha confermato l'accaduto. Il dafault sarebbe relativo ad una somma pari a 539 milioni di dollari, bloccati su un conto della Banca centrale argentina, dalla giustizia americana, presso la Bank of New York. La somma doveva servire a pagare gli interessi agli obbligazionisti possessori di titoli ristrutturati, pagamento che andava fatto entro il 30 giugno.

Così S&P ha portato il rating sovrano di Buenos Aires a "default selettivo", e per oggi si prevede una probabile discesa dei bond argentini sul mercato. Pollack ha così dichiarato: "Il default non è una mera condizione tecnica, ma un evento reale e doloroso che danneggerà le persone". "Le piene conseguenze del default non sono prevedibili ma certamente non sono positive".

(Foto dal sito pressturk.com)

Katia Portovenero

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Scritto da Caterina Portovenero

Giornalista di InfoOggi

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