Arezzo, minacce e botte ai bambini di un asilo: sospesa educatrice
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VALDARNO ARETINO (AREZZO), 5 LUGLIO – Ancora una volta un asilo diventa teatro di soprusi e violenze ai danni dei bambini. Una donna di 31 anni, titolare ed educatrice di un asilo nido di Valdarno Aretino, in provincia di Arezzo, è stata interdetta per 12 mesi dalla professione. I minori che le erano stati affidati dai genitori, e dei quali avrebbe dovuto prendersi cura, in più occasioni sarebbero stati schiaffeggiati, minacciati e avrebbero ricevuto dei pizzicotti.
Ignare le famiglie delle vittime. Fino a quando, però, gli effetti dei metodi coercitivi, e non consoni, dell’insegnante hanno causato ripercussioni nel comportamento dei piccoli utenti. Alcuni di loro hanno raccontato di aver ricevuto schiaffi, botte e pizzicotti da una maestra. Sulla base di tali affermazioni, i genitori hanno deciso di rivolgersi alle autorità ed è stata avviata un’indagine.
Numerosi gli episodi nei quali la donna avrebbe maltrattato i bambini. Nel periodo di monitoraggio, che ha avuto una durata di tre mesi, risulta possibile che l’educatrice abbia percosso i bambini, li abbia schiaffeggiati, e avrebbe rivolto loro minacce al minimo segno di disobbedienza. I piccoli sarebbero stati obbligati al riposino con metodi molto poco urbani, come ad esempio colpendoli alla testa, o in altre parti del corpo, e con le urla della donna come elemento costante. Lo stesso atteggiamento violento veniva impiegato anche per obbligare i minori a stare seduti sulle sedie in modo appropriato, o durante il cambio del pannolino.
Il tutto sarebbe avvenuto quando la donna si trovava da sola nell’aula mentre le altre colleghe erano in pausa pranzo o in altre stanze della struttura. In presenza delle colleghe, invece, la trentunenne avrebbe sempre mantenuto un comportamento pacato e adeguato.
Luigi Cacciatori