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ROMA, 11 FEBBRAIO 2014 - Archiviato l'impeachment nei confronti del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, da parte del comitato parlamentare per la messa in stato di accusa. La denuncia era stata presentata giorni fa dall'M5S, mentre la richiesta di archiviazione era arrivata dal PD. Il presidente era stato accusato di aver forzato le proprie prerogative costituzionali, e di aver compiuto un vero e proprio “attentato alla Costituzione”. La richiesta di archiviazione è passata con 28 voti a favore e 8 – dei parlamentari dell'M5S – contrari, mentre non ha partecipato alla votazione Forza Italia.
Dal canto suo, Fi continua a fare pressioni sul capo dello Stato: Giovanni Toti non parla chiaramente di dimissioni, ma richiede ufficialmente chiarezza sulla caduta dell'ultimo governo Berlusconi. «Troppo fumo» riguardo quell'estate, in cui il presidente Napolitano aveva fatto chiaramente capire a Monti di tenersi pronto a un incarico di governo. Il caso era stato aperto dall'ultimo libro di Alan Friedman, e riguarda il presunto complotto che avrebbe portato alla caduta dell'ex premier.
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«Di sicuro non è rituale», specifica Toti a Mattino Cinque, «che con un governo in carica non sfiduciato dalle Camere, con tutti i ministri al proprio posto, con lo spread a 250, il presidente della Repubblica faccia consultazioni e affidi addirittura pre-incarichi. Lo dice Monti, non noi».
Foto: ansa.it
Dino Buonaiuto