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PARIGI, 4 DICEMBRE 2013 - Mentre i periti francesi negano la possibilità che la morte di Yasser Arafat sia avvenuta a causa di un episodio di avvelenamento, la vedova Suha continua a rivendicare la propria convinzione che il marito sia effettivamente deceduto perché avvelenato.
Durante un'intervista, la vedova di Arafat si è dichiarata ''scioccata dal referto medico francese", affermando di aver ricevuto "solo quattro pagine" del documento. La donna ha inoltre commentato: "Sono del tutto certa che il martire Arafat non sia morto per cause naturali e continuerò a cercare la verità'''.
Quanto emerso dal referto francese risulta in forte contrasto con i risultati ottenuti da un team di scienziati svizzeri che si è occupato di esaminare alcuni campioni provenienti da oggetti di proprietà del leader palestinese. Dalle analisi dei suddetti campioni, infatti, emerge una presenza anomala di polonio, elemento chimico tossico, altamente radioattivo e pericoloso da manipolare.[MORE]
In merito alle analisi condotte dal team svizzero, Suha Arafat ha dichiarato: ''Quello era un rapporto di 107 pagine che scendeva professionalmente nei dettagli a proposito della presenza del polonio nei vestiti di Arafat''. Anche sulla base del contenuto del referto svizzero, Suha ha infine incalzato i periti francesi, affermando: ''Come abbiano fatto a non trovare nulla è illogico''.
Valentina Vitali
(Foto:www.nanopress.it)