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ROMA, 05 GIUGNO 2014 - Approvato in questi istanti al Senato il decreto legge sull'Irpef. Non ci sono astenuti: 159 i favorevoli al provvedimento, mentre 112 i contrari. Ora la legge ripassa alla Camera dei Deputati. La Fiducia ha consentito almeno di non cambiare tutti i dettagli della riforma, che procede in questo modo.[MORE]
Gli 80 Euro sarebbero ancora in giro, ma la disposizione in primis per le famiglie monoreddito passa al 2015, perché la legge di Stabilità non consente le coperture necessarie. La Lega insorge, presentando monete da 80 Fiorenzi. Niente da fare nemmeno per il taglio dell'Irap, nonostante entrambe le proposte fossero venute da Angelino Alfano.
Per la Tasi, invece, un doppio aiuto: la proroga per gli enti locali che ancora non hanno presentato le aliquote (la scadenza era fissata per il 23 Maggio 2014) e la possibilità di avviare la rateizzazione con Equitalia per i contribuenti che hanno ricevuto la lettera in ritardo. I Comuni che proprio non ce la fanno, avranno tempo fino al 16 Ottobre, mentre i contribuenti pagheranno in un'unica maxi-rata l'intera tasi il 16 Dicembre 2014.
Altro punto in agenda è stata la questione di "Mamma Rai": salvate le redazioni regionali, la Rai comunque dovrà tagliare 150 milioni di Euro. Cosa prospetta il nuovo decreto appena approvato per l'Irpef? Poche sorprese. Addio all'aiuto per le famiglie numerose, anch'esso slittato al 2015.
Resta, invece, l'inasprimento del costo del passaporto, che arriva ai 73,50 Euro. I tagli ci sono per tutti: partecipate, controllate e Farnesina riducono notevolmente le spese, evitando rappresentanze e sprechi. Dati i recenti eventi, è stato inserito anche l'obbligo di immettere online i bandi per le gare d'appalto e le visure camerali dei partecipanti.
Sempre su Internet, la Pubblica Amministrazione dovrà rendere pubblici gli stipendi dei dirigenti, mentre la politica dovrà dire addio agli immobili di lusso presi in affitto con facilità. Infine, l'agricoltura potrà tirare un sospiro di sollievo: installare un pannello solare non sarà più un'operazione soggetta a tassazione per un'azienda agricola.
Ora la palla ripassa alla Camera dei Deputati, verso (si spera) l'attuazione definitiva.
(www.lastampa.it)
Annarita Faggioni