Appalti Abruzzo, indagato per corruzione il presidente della Regione D'Alfonso
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L'AQUILA, 16 FEBBRAIO – Il governatore dell’Abbruzzo, Luciano D’Alfonso, risulta indagato per corruzione, turbativa d'asta e abuso d'ufficio nell'ambito di un'inchiesta della procura de L'Aquila su alcuni appalti post sisma.
L’indagine – secondo quanto si è appreso – coinvolgerebbe, oltre al presidente della Regione Abruzzo, anche un'altra quindicina di persone tra funzionari e imprenditori. [MORE]
Durante un blitz negli uffici regionali di palazzo Silone i carabinieri hanno sequestrato documenti sulla gara per l'affidamento della ricostruzione di palazzo Centi. Carabinieri e polizia stanno inoltre effettuando perquisizioni anche domiciliari in diverse città d'Abruzzo.
Intanto attraverso una nota il governatore si dichiara «totalmente estraneo alle vicende» e auspica «una loro rapidissima definizione». «Sono stati comunicati atti di proroga di indagini penali che vanno avanti dal novembre 2015 con rinnovi semestrali – scrive il presidente della Regione Abbruzzo - Gli argomenti per i quali sono state individuate ipotesi di reato sono: il cantiere dei lavori di Palazzo Centi a L'Aquila; un intervento non ancora precisato riguardante la città di Penne; interventi - al momento solo quantificati e ipotizzati come priorità a seguito di legittime pressioni e denunce dei cittadini - di rigenerazione e manutenzione ordinaria e straordinaria delle case popolari in via Caduti per servizio e in via Salara Vecchia a Pescara».
Già nel 2008 D’Alfonso, sindaco di Pescara e segretario regionale del Pd, fu posto agli arresti domiciliari - poi revocati dopo pochi giorni - per concussione nell'ambito di un'inchiesta sulla gestione dei cimiteri, affidata a privati.
Nel 2013 fu però assolto con formula piena per non aver commesso il fatto.
Seguì la candidatura alla presidenza della Regione Abruzzo per il centrosinistra come vincitore delle primarie di coalizione. Fu eletto il 26 maggio 2014 con il 46,3% dei voti contro il 29,26% dell'avversario del centrodestra Giovanni Chiodi.
[foto: tgcom24.mediaset.it]
Antonella Sica