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ROMA, 16 FEBBRAIO 2015 – Giovedì 19 Febbraio l’Institut Français di Roma propone una lettura-spettacolo delle lettere di Guillaume Apollinare a Madeleine Pagès.
Un’insolita storia d’amore
È il 10 agosto 1915 quando il poeta francese Guillaume Apollinaire chiede la mano della giovane Madeleine Pagès. L’aveva vista solo una volta, in treno, sette mesi prima. Nel vagone che li conduceva verso Marsiglia, i due avevano parlato a lungo, per poi congedarsi con la promessa di scriversi: Apollinaire, di ritorno da un breve congedo, doveva ripresentarsi presso il comandante del suo reggimento di artiglieria, che si trovava di stazza a Nîmes. Nei lunghi mesi in cui Apollinaire e Madeleine Pagès rimangono lontani, un fitto scambio di lettere è l’unica forma di corteggiamento che la guerra permette ai due di avere. I giovani fidanzati si rividono una seconda volta soltanto nel dicembre del 1915, quando Apollinaire, ottenuto un congedo temporaneo, si reca a Oran, dalla famiglia di Madeleine. [MORE]
Non passa molto tempo – è il marzo del 1916 – che un incidente sconvolge la vita del giovane poeta: una mina esplode e lo colpisce alla testa, provocandogli una ferita piuttosto grave che lo costringe a letto per diversi mesi. Durante tutta la convalescenza, le lettere a Madeleine si fanno sempre più rade, fino a cessare del tutto. Appena due anni dopo, fortemente indebolito dal conflitto e dalla lesione al cranio, Apollinaire contrarrà l'Influenza spagnola e morirà da solo nel suo appartamento di Boulevard Saint-Germain, a Parigi. Madeleine, rimasta sola, non si risposerà mai e continuerà a insegnare lettere nel liceo della sua città.
Nonostante non si tratti di una storia d’amore a lieto fine, le lettere che Apollinaire scrive a Madeleine Pagès sono tra le più belle di tutta la letteratura francese. L’Institut Français ne presenta una versione recitata con accompagnamento musicale.
Lo spettacolo avrà inizio alle ore 19, con ingresso libero, presso la sede romana dell'istituto.
Ulteriori informazioni sull'evento possono essere trovate sul sito dell'Institut Français.
Nella fotogallery, la locandina dello spettacolo.
(foto: metronews.fr)
Sara Svolacchia