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Catanzaro, 27 aprile 2011 - Come abbiamo specificato nel programma costruito insieme ai cittadini catanzaresi i Fondi Europei rappresentano una enorme opportunità di sviluppo per questa città. Basti pensare che tra il 2011 e il 2015 in Calabria, ogni anno, dovranno essere certificati in media 545 milioni di euro di fondi europei, pena la perdita dei finanziamenti e secondo un’inchiesta pubblicata dal Corriere della Sera, la Regione Calabria ha programmato il 31% della spesa per il POR FESR (Fondo di Sviluppo regionale) e solamente il 14% del POR FSE (fondo sociale). [MORE]
Da questi dati si deduce che l’incompetenza e la mancanza di progettualità degli amministratori locali fa sì che gran parte delle risorse europee a noi destinate restino inutilizzate. Proprio per questo occorre superare le logiche di chiusura e localismo esasperato per capire che Catanzaro ha bisogno di essere una città aperta ed europea, dove le professionalità ed il merito vengano valorizzati. Ciò significa puntare sia su giovani brillanti e meritevoli catanzaresi (soprattutto se senza “santi” in Paradiso), sia su professionalità esterne che hanno già maturato esperienze specifiche in altri contesti.
Entrando nel merito delle richieste di chi si pone in contrapposizione al cambiamento e al rispetto delle regole, basta leggere con un minimo di attenzione quanto scritto nel programma per capire il senso delle parole scritte. Chi ha detto che i professionisti menzionati siano residenti a Bruxelles e non siano catanzaresi? Se solo si riuscisse a guardare oltre alla propria cricca, poi, si scoprirebbe che Catanzaro è degnamente rappresentata, proprio a Bruxelles, da tanti giovani, la cui professionalità è finora stata apprezzata dovunque, tranne che nella nostra città. Possibile che siano inadeguati solo per Catanzaro?
Di una cosa, inoltre, stiano sempre certi i rappresentanti della Giovane Italia: tutto verrà fatto con trasparenza e nel rispetto delle leggi. Forse anche questa è una novità per la nostra regione.
Insomma la logica è chiara per chi come noi ha in mente una amministrazione pubblica, fondata sui diritti e al servizio dei cittadini. Le strumentali e pretestuose letture di qualcuno non rendono merito all’oggettivo percorso di cambiamento culturale e sociale che si sta portando avanti. Sono le più ovvie reazioni ad una candidatura, quella del dott. Salvatore Scalzo, che vuole rompere con gli incancreniti schemi della macchina pubblica piegata al familismo amorale e alle clientele affaristiche.
Antonio Menniti
Candidato al Consiglio Comunale di Catanzaro