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CATANZARO, 30 LUGLIO 2013 - Ci eravamo occupati, in tempi non sospetti, del comportamento di Aimeri riguardo la qualità dei servizi e vicende come l'esternalizzazione di servizi quali il diserbo, chiedendoci come e perché, in base a quale logica, Aimeri avesse subappaltato uno dei servizi previsti nel capitolato d'appalto. Alle nostre legittime domande e perplessità, relative anche allo stato di degrado igienico-sanitario della Città, rispose il solito fuoco di fila di associazioni-marionetta organiche al centrodestra (il quale oscilla tra lamentele e sanzioni, alternate a difese all'ultimo sangue), e i vertici aziendali ebbero il coraggio di aizzare più volte, privatamente e pubblicamente, i lavoratori contro chi sollevava il problema. Invitiamo, ora come allora, a ragionare su quanto sia falsato un dibattito politico nel quale vi sono continue azioni di disturbo e vituperio sul piano personale, per eludere i veri problemi che ciclicamente si ripropongono in forma sempre più drammatica.
E i problemi, infatti, si ripropongono: adesso viene fuori che Aimeri non corrisponde ai propri dipendenti oltre due mesi di mensilità, e noi chiediamo nuovamente in base a quale logica un'azienda in crisi pagò altri soldi per subappaltare un servizio; in base a quale principio di economicità. Chiediamo se le logiche in base alle quali un'azienda (nella fattispecie, teniamo sempre presente, pagata con soldi dei contribuenti) dovrebbe agire siano tutela dei servizi, dei lavoratori e dei cittadini, o altre a noi sconosciute.
Antonio Giglio, Consigliere comunale Capogruppo SEL
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