Antonio Blaganò, medico scomparso in Calabria: ritrovato il cadavere nel fiume Savuto
Tragedia in Calabria: ritrovato il corpo del medico scomparso Antonio Blaganò
Il ritrovamento a San Mango d’Aquino, lungo il fiume Savuto
È stato ritrovato senza vita il dottor Antonio Blaganò, il medico di 67 anni scomparso lo scorso 24 luglio dopo aver lasciato anticipatamente il suo turno di guardia medica a Nocera Terinese, in provincia di Catanzaro.
Il cadavere è stato individuato all’interno di un canneto nel comune di San Mango d’Aquino, a circa 2 chilometri di distanza dal luogo in cui era stata ritrovata la sua auto. Il corpo giaceva lungo il letto del fiume Savuto, in una zona impervia e difficile da raggiungere. Le cause della morte non sono ancora state chiarite e saranno oggetto di accertamenti nelle prossime ore.
I dettagli della scomparsa
Antonio Blaganò, residente a Lamezia Terme, era stato visto per l’ultima volta alle 5 del mattino, immortalato dalle telecamere di sorveglianza della struttura sanitaria dove lavorava. Aveva lasciato sul posto il portafoglio e uno dei due telefoni cellulari. L’altro cellulare è stato successivamente ritrovato all’interno della sua auto, lasciata accidentalmente accesa in una zona isolata nei pressi del fiume.
Le ricerche e il tragico epilogo
Le ricerche erano scattate immediatamente e avevano coinvolto forze dell’ordine, unità cinofile e volontari della Protezione Civile. Due giorni prima del ritrovamento del cadavere, le squadre avevano individuato un primo indizio: gli occhiali del medico, abbandonati a circa due chilometri dall’auto. Oggi, la tragica scoperta.
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