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PISTOIA- Sono allarmanti i dati presentati dalle associazioni Antigone e A buon diritto alla Camera sulla precarietà delle carceri di Pistoia e San Vittore a Milano. Due metri quadri di cella per ogni detenuto occupate da due o tre persone di più rispetto al consentito come a Bologna, dove per 450 posti sono recluse ben 1.150 persone. A Napoli le ore d’aria vengono spesso ridotte e non si svolgono attività formative. Le carceri italiane sono ritenute da entrambe le associazioni ‘fuori legge’ e violerebbero l’articolo 3 della Convenzione europea. Patrizio Gonnella, referente di Antigone, e Luigi Manconi, di A buon diritto, hanno dichiarato di aver presentato 15 esposti ai sindaci e ai direttori delle Asl e degli istituti penitenziari visitati.[MORE]
Il Comitato per la Prevenzione della Tortura del Consiglio d’Europa ha stabilito un minimo di sette metri quadrati da garantire ad ogni detenuto in una cella singola e altri quattro metri quadrati se la cella è doppia. Un anno fa l’Italia è stata condannata per danni morali a risarcire un bosniaco detenuto a Rebbibba per aver condiviso con altre 5 persone una cella di soli 16 metri.
Alla gravità della situazione si aggiungono poi due tentati suicidi del 14 luglio a Frosinone, che hanno provato ad impiccarsi. Per fortuna i due detenuti non sono riusciti a togliersi la vita per l’intervento tempestivo degli agenti della polizia penitenziaria. Dalle 20:00 alle 22:30 è poi scattata la protesta per la mancata erogazione dell’acqua.