Ansia e dolore da intervento chirurgico dimezzati nei bambini
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Il risultati di unostudio del Meyer di Firenze pubblicati su “European Journal ofPediatrics”
FIRENZE 31 MAGGIO - Le tecniche di immaginazione guidata, nei bambini, aiutano adiminuire l'ansia preoperatoria e il dolore successivo agliinterventi chirurgici. Lo hanno dimostrato con uno studio appenapubblicato su “European Journal of Pediatrics” le psicologhe delservizio di Psicologia dell'Ospedale pediatrico Meyer di Firenze incollaborazione con il Servizio di Terapia del dolore e CurePalliative.
Lo studio. Lostudio ha messo a paragone le reazioni di 30 bambini di etàcompresa fra i 6 e i 12 anni che hanno utilizzato questa tecnicadi rilassamento prima dell’anestesia generale per un interventochirurgico non complesso, con quelle di altrettanti bambini di ungruppo di controllo per i quali è stato seguito il protocollostandard che non prevede questa tecnica.
Il risultato? L’ansiapreoperatoria provata dai bambini, così come il dolorepost-operatorio erano ridotti in modo statisticamentesignificativo di circa la metà.
L'ansia, in particolare,è risultata maggiormente ridotta nei piccoli che arrivavanoall'intervento chirurgico dopo averne già subito un altro, per cuipartivano con un livello maggiore di distress.
Come funziona laguided imagery. “L’immaginazione guidata (o “guidedimagery”) è una tecnica non farmacologica di rilassamento cheviene impiegata con bambini e adolescenti (ma anche con gli adulti)per coinvolgerli attivamente e farli sentire capaci di poteraffrontare situazioni di distress che possono comportare ansia edolore” spiega Laura Vagnoli, coordinatrice dello studio.
Il “postopreferito”. In particolare, al Meyer, da tempo, si utilizzal’imagery per ridurre ansia e dolore nei bambini in situazionidi particolare stress: “Utilizziamo spesso la tecnica dellavisualizzazione del “posto preferito”, appresa da Leora Kuttner,psicologa statunitense esperta in terapia del dolore. Il bambinoviene fatto rilassare, a occhi chiusi, e concentrare sul respiro.Fatto questo lo si guida a immaginare un posto segreto, che puòessere un luogo che conosce e dove desidererebbe essere oppure unposto inventato e lentamente lo si porta ad esplorarlo”, spiega lapsicologa del Meyer.
Esperienzamultisensoriale. Quando i bambini riescono ad “entrarci”,questo percorso si trasforma in un’esperienza multisensoriale:“Toccano, assaggiano, sentono profumi e rumori. Quelle cheriportano sono sensazioni concrete: nei bambini che immaginanodi mangiare, ad esempio, si è osservato che aumenta lasalivazione”. Una volta raggiunto lo stato di rilassamento,vengono guidati a salutare e lasciare quello spazio, per tornareindietro, e quando riaprono gli occhi il benessere appare aumentato:“Il vantaggio è che potranno tornare in quel luogo ogni volta chevorranno. Infatti la tecnica, una volta appresa, può essere ripetutadal paziente in autonomia”, spiega la psicologa.
Le tecniche divalutazione. Per misurare gli effetti di questa tecnica, lepsicologhe hanno utilizzato strumenti di osservazione validatiscientificamente: la riduzione dell’ansia è stata valutatausando la scheda di osservazione Modified Yale PreoperativeAnxiety Scale che assegna un punteggio per quantificare lo statoansioso valutando diverse manifestazioni del bambino (ad esempio ilpianto e l’agitazione corporea). Il risultato è stato che ibambini che hanno usufruito della tecnica della guided imagery hannoriportato un punteggio di 39.6 rispetto all’83.7 del gruppodi controllo.
Per valutare il dolorepost operatorio - che naturalmente era comunque stato controllatoanche con i farmaci di routine dopo gli interventi - è statautilizzata la scala Face Legs Activity Cry, scheda messa apunto per i pazienti che non possono esprimere verbalmente il dolorepercepito. In una scala da 1 a 10 i bambini non trattati con latecnica di immaginazione riportavano un dolore medio superiore aquello dei bambini trattati di oltre 2 punti.
Dolore percepito eansia. “Distratti erilassati, i bambini percepiscono meno dolore, che rimane pur semprefortemente legato alla condizione di ansia sottostante che spessonella mente dei bambini viene confusa con una sensazione dolorosa-spiega la dottoressa Vagnoli - Infatti paura e ansia sono icorrelati psicologici del dolore e livelli maggiori di ansia possonoportare a livelli sempre più alti di dolore percepito, nonostante ilcontrollo farmacologico. Pertanto è necessario aiutare i bambini adaffrontare l’ansia, in modo che anche la percezione del dolorepossa ridursi”, spiega la psicologa.
I vantaggidell’imagery. “Il nostrostudio ne ha confermato l’efficacia. Oltre a questo, si tratta diuno strumento duttile, che i bambini possono imparare a padroneggiarerapidamente e poi utilizzare anche in contesti extra-ospedalieri,come ad esempio nelle attività sportive o per rilassarsi prima diuna “semplice” interrogazione”, spiega Laura Vagnoli. “Nonsolo: tutti possono imparare questa tecnica, dopo una formazionespecifica, e quindi anche il personale medico-infermieristico puòmetterla in pratica prima degli interventi chirurgici o procedure chepossono provocare distress”.
L'impegno del Meyer.Il Meyer è da sempre attento a questi temi e questa attenzione èdiventata autentica cultura di“Ospedale senza dolore”. Lo studio porta le le firme di LauraVagnoli, Alessandra Bettini, Elena Amore, psicologhe, di Salvatore DeMasi, epidemiologo e Andrea Messeri, responsabile del Servizio diTerapia del Dolore e Cure Palliative dell’ospedale.