Anno Giudiziario: Catanzaro, allarme per costante aumento reati
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CATANZARO, 26 GENNAIO 2013 - Allarme per l'elevato numero di omicidi, il costante aumento dei morti in infortuni sul lavoro, il numero sempre maggiore di reati legati allo stalking, i fenomeni dell'usura e dell'estorsione sempre piu' in mano alla criminalita' organizzata e "coperti" dall'omerta', il notevole peggioramento dei reati in materia ambientale e legati ai rifiuti. Lo spaccato proposto dal presidente della Corte d'Appello di Catanzaro, Gianfranco Migliaccio, durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario, indica un notevole incremento di determinati reati nel distretto di competenza. A partire proprio dagli omicidi, non solo di natura mafiosa, per i quali e' stato lanciata una particolare preoccupazione per l'area di Vibo Valentia, definita come "il circondario piu' insanguinato della Calabria".
Oltre a omicidi compiuti o tentati per questioni malavitose, Migliaccio ha anche sottolineato quelli maturati in contesti di "conflitti interpersonali", evidenziando come essi riflettano "una societa' in cui e' ancora endemica la violenza interpersonale". Altre aspetto riguarda "l'assai alto numero di omicidi e lesioni derivanti da incidenti stradali", con particolare riferimento alla strada statale 18, per la quale questi fatti "rappresentano - secondo la relazione del procuratore di Paola trasmessa a Migliaccio - una autentica piaga", al punto da avere avviato "una serie di iniziative finalizzate ad accertare pregresse situazioni illecite, quali la qualita' del manto stradale, e la messa in sicurezza della struttura viaria".[MORE]
Rispetto al fenomeno inquietante dell'usura, Migliaccio ha ribadito le difficolta' investigative legate all'omerta' delle vittime, sottolineando che "risultano praticati tassi nella misura del 10% con picchi sino al 20%" e con "episodi di estorsione finalizzata alla riscossione violenta dei proventi". Infine, tra le tipologie registrate nel distretto, e' "notevolmente peggiorata" la situazione legata ai reati in materia di inquinamento e rifiuti. "Si e' assistito - afferma il presidente della Corte d'Appello - ad un ulteriore significativo incremento dei procedimenti relativi a reati contro l'incolumita' pubblica e la salute dei cittadini, nonche' a quelli in materia di tutela dell'ambiente e del territorio, riconnessi alla pluriennale situazione di emergenza ambientale in materia di smaltimento dei rifiuti e inquinamento delle acque". Aumenti di reati che interessano anche gli incendi boschivi e quelli in materia di edilizia e urbanistica.