"Amoris Laetitia" Null'altro sia che per amore. "5 dialoghi" sala conferenze MUSMI 20 novembre
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CATANZARO, 18 NOV. - «Se devi amarmi, fa che per null'altrosia che per amore. Non dir "Per il sorriso
l'amo- lo sguardo- il modo di parlar piano, - per un abito di pensiero che bene s'addice al mio, e che il tal giorno invero mi portò dolce sollievo"- Diletto,
tutto ciò può mutarsi, o per te mutare- e può così modellato l'amoreperdere forma ancora. »
Così si rivolgeva al marito la celebre poetessa inglese Elizabeth Barret Browning. Gli chiedeva di amarla ′′solo′′ per amore. Ma cosa si cela dietro questa richiesta? Un'esigenza non solo femminile, ma che abbraccia tutta l'umanità: di essere amati senza un motivo specifico, o meglio senza uno scopo. L'amore trova la sua essenza, il suo compimento nell'atto stesso di amare. Ma ogni persona è a sé, dunque ci sono diversi modi d'amare? Diverse ′′tipologie′′ d'amore? Allora come ritrovarsi? Come riconoscere l'amore vero, sincero ed eterno che non ′′perde forma′′? [MORE]
Domenica 20 Novembre a Catanzaro, ore 17:00, presso la sala conferenze del MUSMI (Parco della Biodiversità), Pastorale Universitaria, Educazione Cattolica, Scuola, dell’Arcidiocesi di Catanzar-Squillace in collaborazione con il Movimento Apostolico L’iniziativa sponsorizzata anche dall’Uffico nazionale per l’Educazione, la scuola e l’università della CEI si terrà il primo di cinque dialoghi del progetto Tu sei amore perfetto. Richiamando il documento di Papa Francesco Amoris Laetitia l'iniziativa ha lo scopo di dar luce sul concetto di amore nella famiglia e in società. I primi relatori saranno il cappellano dell'UMG don Domenico Concolino e il dott. Luciano Trovato, presidente del Tribunale dei minori.
L’originalità del progetto è evidente già dalla grafica usata per la locandina di presentazione dove, a richiamare il linguaggio digitale dei giovani, campeggia il tag un po’ provocatorio: #lamorealtempodellanoncredenza.
Tanta pena per trovare l'uomo, o la donna, perfetti per rendersi conto che la perfezione non sta nell'uomo, ma nel valore soprannaturale del loro amore.
Senza fede un matrimonio rischia di essere un rapporto esclusivo: s'impone se stessi escludendo l'altro e la società. Cristo invece ti dona uno sguardo diverso. Distingui nel tuo coniuge un progetto di Dio unico e irripetibile. Riconosci i suoi molteplici doni, anche le sue debolezze, ma in queste ci sei tu. Le debolezze non sono un limite, ma complementarietà. Dove la società vede una mancanza, il cristiano ravvisa la necessità del proprio intervento. Allora sì che si ama «null'altro che per amore», senza nulla chiedere, senza nulla pretendere e aspettarsi. Il matrimonio è un cammino dove si cresce insieme e ci si migliora. È forma visibile al mondo del mistero dell'amore di Dio. Amore al tempo della non credenza.
dott. Nisticò Valeria (Catechista)